Aumentano ogni giorno i segnali di una crisi economica feroce, che non molla. Ma si moltiplicano anche le iniziative per far fronte alle difficoltà. E il mondo della ristorazione non resta a guardare. Pochi giorni fa ha aperto i battenti in zona Lorenteggio a Milano il primo ristorante solidale, dove si può mangiare un pasto completo al prezzo simbolico di un euro. Si chiama Ruben e l'ha voluto Ernesto Pellegrini, ex presidente dell'Inter e patron di una grande azienda di ristorazione collettiva. Chiuso solo la domenica, dispone di 500 coperti riservati ai più bisognosi inviati da parrocchie, centri di ascolto e organizzazioni di volontariato, con una permanenza non superiore ai 2 mesi. Il locale vuole essere più di un ristorante, un luogo aperto e accogliente "dove trovare una dimensione conviviale fatta di normalità e libertà", come ha spiegato all'inaugurazione il sindaco Giuliano Pisapia.
Altra sponda dell'Atlantico e altro approccio: dalla dimensione etica e civile del capoluogo lombardo si passa a un'impronta religiosa tipicamente americana nel North Carolina, dove il ristorante Just Cookin di Dallas ha deciso di lasciare la cassa... nelle mani di Dio. Qui, infatti, con un deciso cambio di strategia annunciato da un post su Facebook, da poche settimane sono stati tolti i prezzi dal menu e il cliente può pagare quanto vuole per le uova o l'hamburger, il pollo o la torta. Anche nulla. La proprietaria, che ha fatto indossare ai camerieri nuove divise con lo slogan "credere", ha commentato felice: "I ricavi sono in aumento, ci sono alcuni (pochi) che mangiano senza lasciare niente. La maggior parte, però, paga anche più del prezzo normale. Noi li benediciamo".
Tornando in Europa, ecco il bistrot parigino dove si lavano i piatti invece di pagare il conto. E non è il solito modo di dire: dal 16 al 18 ottobre alla Bastide d'Opio in rue Guisard, nello sciccosissimo quartiere di Saint Germain, i clienti che hanno prenotato sul sito www.mir-restaurant.com non chiudono la serata alla cassa con la carta di credito, ma in cucina con guanti e detersivo. In questo caso sbaglia chi pensa a un'iniziativa benefica: si tratta invece di un'astuta operazione promozionale organizzata dalla Mir, azienda che produce detersivi per i piatti!
Enza Dalessandri
13 ottobre 2014