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#Campolibero: i giovani tornano alla campagna

News ed EventiNews#Campolibero: i giovani tornano alla campagna

Contro la crisi, corsi di studi e nuove direttive ministeriali favoriscono il ritorno alla campagna dei giovani. Si conferma il trend positivo in ambito agroalimentare

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Lo sostiene anche Pierre Rabhi, scrittore, filosofo e contadino franco-algerino nell'intervista concessa a Carlo Petrini (la Repubblica): “…quando c'è una crisi grave, tutti si ricordano della campagna. E' il contadino che tiene in vita gli elementi, che detiene la vita e ciò che è fondamentale per essa”.
Dal 1961 Pierre Rabhi promuove un modello di vita diverso, basato sul rispetto dell'uomo e della terra. Per lui  coltivare anche solo un piccolo orto può diventare un atto politico, di resistenza contro un progresso che rinuncia alla natura.

Una soluzione che si sta dimostrando vincente, capace di contrastare l'attuale economia in grave recessione. 

Lo dimostrano i dati registrati da AlmaLaurea, consorzio interuniversitario che rappresenta l'80% dei laureati italiani: oltre il 52% dei laureati in agraria trova un lavoro entro il primo anno. E secondo l'Anga, l'associazione dei giovani imprenditori agricoli, i settori più dinamici in questo momento sono quelli del food e dell'enologia.  

Mentre le facoltà di agraria registrano il 18,6% di iscrizioni in più per i corsi di laurea in scienze agrarie e forestali e un incremento del 23%  per quelli specializzati in  alimentare, solo nel 2013 sono state registrate 11.500 start up agricole, spesso create da giovani neolaureati capaci di coniugare l'agroecologia alla biologia molecolare, l'agronomia al diritto comunitario.

Proprio con l'obiettivo di sviluppare l'occupazione giovanile in campo agroalimentare, in questi giorni è stato approvato dal consiglio dei ministri il piano #campolibero, decreto di riforma dell'agricoltura.
Tra le tante misure adottate, queste quelle più importanti dedicate ai giovani coltivatori e imprenditori agricoli con meno di 35 anni:
- detrazione per affitto dei terreni al 19%;
- incentivi all'assunzione  con contratto a tempo indeterminato o determinato di minimo 3 anni, con sgravio di 1/3 della retribuzione lorda; 
- mutui a tasso zero per nuove imprese agricole under 40

Perché, come afferma Pierre Rabhi, l'importante è saper creare “un'oasi in ogni luogo”.

Monica Pilotto
16 giugno 2014

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