Questo tipo di
cipolla prende il nome da
Boretto (Reggio Emilia), suo territorio d’origine. È una varietà di cipolla inconfondibile per la
forma appiattita, con buccia color paglierino. Le più piccole sono ricercate dall’industria dei sottaceti, le più grandi sono destinate al consumo fresco, tal quali oppure sbucciate e vendute in vaschetta.
La produzione della
cipolla borettana (circa 20 mila tonnellate) è concentrata nella Bassa padana, soprattutto nel Parmense. Piccole coltivazioni, perlopiù destinate all’industria, esistono anche nel Veronese. La
raccolta viene effettuata in estate, quindi le
Borettane destinate al consumo fresco vengono conservate a 0° in magazzini frigoriferi e commercializzate fino all’aprile dell’anno successivo.
In Emilia Romagna, tradizionalmente, le
cipolle borettane sono l’accompagnamento ideale per i salumi, oltre che per i secondi piatti.