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Da oggi nei menu spagnoli c’è anche pasta Garofalo

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La pasta Garofalo sarà presto sulle tavole degli spagnoli, infatti è stato siglato un accordo preliminare di vendita  tra l’antico Pastificio Lucio Garofalo S.p.A, e la multinazionale spagnola Ebro Foods (EBRO.MC).

Dopo aver rilevato un anno fa il 25% di Riso Scotti, la multinazionale Ebro Foods che opera nei settori del riso, della pasta e dei condimenti, ed è quotata alla Borsa di Madrid, entrerà anche nel capitale sociale del Pastificio Lucio Garofalo S.p.A con un investimento complessivo pari a circa 62 milioni di Euro. Il gruppo spagnolo cresce in questo modo sul mercato internazionale e allunga la lista dei suoi marchi (una cinquantina in 25 Paesi): lo scorso anno ha realizzato 1,95 miliardi di ricavi con ebitda in calo a 282 milioni di euro.

Pasta Garofalo è una realtà imprenditoriale dalla storia ultra centenaria che, dopo una serie di riassetti proprietari, nel 1997 passa sotto il controllo della famiglia Menna, nel capitale sociale già dal 1952.

Nel 2001 il Pastificio, che negli anni precedenti aveva concentrato il proprio business all’estero e nella produzione per conto terzi, decide di ripartire con la produzione di una linea a marchio proprio destinata anche all’Italia.
 
Nel 2002 è pronta per il lancio, e da allora registra una crescita esponenziale in un contesto di mercato molto competitivo. Con il marchio, Garofalo raggiunge una posizione di leadership nel mercato della pastapremium, a livello nazionale e internazionale, generando contestualmente un vero e proprio fenomeno di affezione al brand grazie all’elevata qualità del prodotto, valorizzata da un sapiente mix di marketing e politiche commerciali.
E ha chiuso così  il 2013 con oltre 134 milioni di ricavi.

Gli obiettivi dell’accordo, spiega in una nota Massimo Menna, Amministratore Delegato del Pastificio Lucio Garofalo, sono di crescita su scala internazionale di un marchio iconico del cibo italiano mantenendo salda l’identità dell’azienda e del prodotto. “Questa operazione" dice Menna "rappresenta un valore per il Sistema Italia e non va erroneamente letta come un pezzo di Italia che se ne va. Le migliori scelte non si fanno nell’urgenza del bisogno". In programma l’ampliamento dello stabilimento di Gargano, dove rimane il centro direzionale. In arrivo ci sarebbero anche nuove assunzioni.  

Antonio Hernández Callejas, Presidente ed Amministratore Delegato Ebro Foods, ha aggiunto: “Abbiamo scelto Garofalo per la qualità del suo prodotto, per gli eccellenti risultati raggiunti nel tempo, si inserisce nell’ambito della nostra strategia di crescita nel segmento premium, riteniamo possa portare a risultati ancor più interessanti a livello internazionale”

Non la pensa così la Coldiretti che nota come "il valore dei marchi storici dell’agroalimentare italiano passati in mani straniere dall’inizio della crisi  supera i 10 miliardi". Siamo di fronte, continua Coldiretti, “a una escalation della presenza spagnola in Italia con il passaggio del 25% Riso Scotti nelle mani della stessa multinazionale alimentare iberica Ebro Food, dopo che il Gruppo Agroalimen di Barcellona (Gallina Blanca) era salito al 75% nella proprietà di Star, mentre già nel 2011 la Fiorucci salumi era stata acquisita dalla Campofrio food holding”.

Patrizia Zanette
5 giugno 2014

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