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A Bologna il cibo veste l'arte

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Si inaugura il 22 maggio Un-dressing, un food project che per otto settimane "spoglia" via via i piatti come si fa con i vestiti nella stagione estiva

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Si inaugura a Bologna il 22 maggio, alla Galleria Oltredimore, una mostra progetto intitolata Un-dressing. Il gioco di parole in inglese è tra i due significati del vocabolo: "spogliarsi" oppure "togliere condimento" e lascia intuire l'intreccio tra moda e cibo suggerito dall'evento.
Ideata da Cristina Principale, giornalista e curatrice di arte contemporanea, Un-dressing raccoglie un gruppo di esperti di varie discipline che per otto settimane (il giovedì e il venerdì) propongono un piatto che di volta in volta si spoglia, passando da vegetariano, a vegano, a crudista sino ad arrivare a fruttariano.
L'ideazione e la progettazione dei piatti è opera di Manuela Cavallo, food designer e chef. In ogni serata, inoltre, viene offerto un taccuino che fa da supporto e appoggio al piatto presentato. Su questo taccuino gli esperti che partecipano alla performance danno il loro contributo: un illustratore, una dietologa, una nutrizionista, un poeta, una fashion editor. L'unità tra arte, corpo e cibo viene espressa con contenuti che vanno dalle odi, ai disegni, alle rubriche fashion e ad approfondimenti sul valore nutrizionale dei cibi.
Ogni settimana viene presentato un diverso taccuino, in edizione limitata.
Una serie di appuntamenti interessanti che si inseriscono nella programmazione della Galleria Oltredimore, specializzata nei progetti tra arte e cibo.

Cristina Papi
20 maggio 2014

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