Il
broccolo è una sottospecie della famiglia delle Crocifere, che comprende tutti i tipi di cavoli. Questa varietà ha testa molto compatta fatta da tante infiorescenze globose e biancastre circondate da foglie verdi, ampie e ondulate. Ricorda molto il cavolfiore, ma è di dimensioni più piccole. Tra le varietà più note: il
«Calabrese Comune » e il
«Dandy Early».
Tra gli ortaggi di questo gruppo sono i più coltivati in Italia, soprattutto nelle regioni centromeridionali: Puglia, Campania e Toscana. Le varietà più diffuse di
broccolo sono il
Maraton e il
Partenon, entrambi ibridi, ma esistono altre cultivar che si distinguono in precoci e medio-tardive. Infatti, se un tempo il
broccolo era disponibile solo nei mesi invernali, nei mesi tra dicembre e marzo, oggi si trova da metà settembre fino a giugno; tuttavia i prezzi migliori si spuntano nel periodo invernale.
La Spagna è il primo produttore europeo di broccoli (l’Italia è seconda), ma difficilmente arrivano sul nostro mercato e quelli in vendita sono tutti nazionale. Gran parte della nostra
produzione di
broccoli viene esportata nei paesi del nord Europa, che ne fanno grande consumo. Per ovviare all’inconveniente del cattivo odore che i broccoli, come tutti i cavoli, emanano durante la cottura (a causa dei composti di zolfo che contengono) i metodi tradizionali sono di aggiungere 1 cucchiaio d’aceto all’acqua di cottura o mettere sul coperchio della pentola una batuffolo di cotone, sempre imbevuto d’aceto. In alternativa, si possono usare la pentola a pressione o il microonde. Il broccolo si consuma sempre lessato. Le foglie generalmente si scartano, a meno che non siano tenerissime: in questo caso si possono usare per minestre.