Spostate indietro la lancetta dell’orologio di circa un centinaio di anni e preparatevi per un viaggio da favola sul Venice Simplon Orient Express. Siamo saliti a bordo del leggendario treno, per rivivere con voi atmosfere d’altri tempi.
L’Art Déco la fa da padrone nelle carrozze d’epoca, nei tre vagoni ristorante, nella gioielleria e nelle cabine private.
Eleganza è l’aggettivo che meglio descrive l’ambiente, ma inaspettatamente l’altra parola chiave qui è accoglienza amichevole: gli stewart e tutto il personale sono premurosi, attenti, senza mai essere invadenti o distaccati. Anzi, sono persino spiritosi. Con garbo, si intende. Come raccontano loro stessi, la scuola alla quale si ispirano è quella del maggiordomo, figura sempre presente, ma con discrezione e raffinatezza.
In un ambiente tanto curato, non poteva mancare un riguardo particolare per la cucina. I menu e le preparazioni sono straordinari, specialmente se si considerano le condizioni in cui lavora la brigata dello chef Christian Bodiguel: sono tutti professionisti rapidi, precisi e agilissimi, abituati a cucinare in un ambiente di pochi metri quadrati. È sorprendente anche come non si lascino scomporre dagli sbalzi che un treno inevitabilmente compie durante la corsa.
Per esempio, quando la locomotiva frena il capo brigata urla “Attention!” e tutti per un istante si fermano, posano pentole roventi e coltelli e mettono al riparo le preparazioni, per poi tenersi all’appiglio più vicino. E un attimo dopo il tran tran della cucina riprende, come se nulla fosse accaduto. Nella video intervista lo chef ci fa entrare nella sua cucina, ci racconta come guida uno staf eccellente e come sceglie gli ingredienti per soddisfare una clientela internazionale di altissimo livello.
Anche il bar non è da meno: è il luogo più frequentato del treno. Qualunque sia la meta, Istanbul, Bucarest, Budapest, Venezia, Praga, Parigi, Londra, il piano forte a coda suona senza sosta tutta la notte e i barman sono sempre pronti a preparare deliziosi cocktail in stile anni ‘20.
Sfogliando la carta della voiture bar, popolata da champagne, Bloody May, Side Car, Manhattan e via dicendo è evidente che l’idea è quella di far rivivere i tempi del proibizionismo: proprio qui infatti le persone più facoltose dell’Occidente cercavano svago e chiacchiere accompagnate da un buon drink alcolico, altrove vietato.
Il Venice Simplon Orient Express è un treno che ha fatto la storia: sulla carrozza 2419 l’11 novembre del 1918 è stato firmato l’Armistizio che sancì la fine della Prima Guerra Mondiale. Se potessero parlare, i decori delle pareti racconterebbero storie misteriose e avvincenti: qui hanno viaggiato sovrani e illustri personaggi politici dell’inizio del secolo scorso.
Non è un caso che Agatha Christie l’abbia scelto per ambientare uno dei suoi gialli e che persino Ian Fleming ne abbia parlato in Dalla Russia con amore. E nemmeno è un caso che molti scelgano di trasorrere una notte della loro luna di miele a bordo di questo treno mitico e che i più romantici facciano proprio qui la proposta di matrimonio.
di Barbara Roncarolo