La popolarità del microonde negli Usa è in calo: le vendite sono scese del 25% dal 2000 e del 40% rispetto al 2004, quando c’è stato il picco di gradimento. E questa tendenza, dicono gli analisti, non si spiega solo con il fatto che ormai il mercato è saturo, come si direbbe in gergo: è vero, il 90% degli americani ne possiede uno, ma lo stesso accade con altri elettrodomestici come il tostapane, il bollitore e altri strumenti entrati nelle abitudini delle persone che, tuttavia, continuano a essere apprezzati.
La ricerca è stata elaborata dal Bureau of Labor Statistics che snocciola dati e cifre di mercato, mentre la società di ricerca Mintel cerca di spiegare il fenomeno dal punto di vista sociale.
A cambiare sono proprio le abitudini alimentari degli americani, che negli ultimi anni si sono orientate sempre più verso la scelta di cibi freschi, di qualità e cucinati con cura. Se fino a un decennio fa la velocità e la praticità erano una priorità in famiglia, ora non è più così.
Quindi anziché sostituire il vecchio microonde, semplicemente non lo si compra più. Tanto più che la maggior parte delle persone non ne conosce nemmeno tutte le funzoni. Più che altro ci si limita a scaldare cibi pre cucinati o surgelati, anche se non necessariamente confezionati industrialmente.
La storia del microonde, come molte altre invenzioni geniali, è avvenuta per caso. L’ingegnere Percy Spencer nel 1945 stava lavorando con una strumentazione radar ad alta potenza e ha notato che la tavoletta di cioccolato che aveva in tasca si era ridotta velocemente in poltiglia. Per essere certo della correlazione Spencer ha continuato a provato a esporre alle stesse onde i pop corn e persino l’uovo, che è prontamente esploso come accade tuttora nel microonde di casa. Dopo la scoperta l’azienda per la quale lavorava l’ingegnere, la Raytheon, ha deciso di investire nello sviluppo di questa tecnologia e così nacque il primo microonde che era grande quanto un frigo, pesava più di 300 chili e costava più di 1000 dollari.
di Barbara Roncarolo
Photo credit: Flickr / Jamie
20 marzo 2014