Il brodetto pasquale appartiene alla rosa delle antiche ricette romane, consumato solo nel giorno di Pasqua come primo piatto, poiché fino alla Resurrezione era proibito consumare pietanze di origine animale. La sua origine sembra risalire al 1400, quando tra le file plebee l'abitudine a rielaborare gli scarti di cucina era diventata un'arte raffinata.
La ricetta
Nel brodetto romano si recupera la lunga astinenza dai cibi animali, cuocendo le uova nel brodo ottenuto da due tagli di carne, il manzo e l'agnello. In alternativa, il brodo di gallina è un perfetto abbinamento per le uova.
1 Filtrate il brodo attraverso un colino a maglie fini e raccoglietelo direttamente in una casseruola: trasferitela sul fuoco a fiamma bassa e lasciate cuocere dolcemente il brodo.
2 Intanto sgusciate le uova in una terrina piccola, aggiungete 2 tuorli, insaporite con un pizzico di sale, una macinata abbondante di pepe e sbattete con una forchetta. Unite anche il succo del limone filtrato, il trito delle erbe aromatiche, il parmigiano e mescolate ancora.
3 Togliete dal fuoco la casseruola con il brodo bollente e versatevi rapidamente il composto d'uova, sbattendolo intanto con una frusta. Rimettete la casseruola sulla fiamma e lasciate bollire per 5 minuti a fuoco moderato, girando di tanto in tanto. Nel frattempo tagliate il pane a dadini e tostateli brevemente sotto il grill del forno. Servite il brodetto caldo nei piatti fondi individuali, accompagnato dai crostini di pane.