1) Prepara i calici di mandarancio gelatinati. Metti a bagno la gelatina in una ciotola con acqua fredda; lava e sgrana il ribes. Lava 2 mandaranci; con un apposito attrezzo preleva le scorzette e mettile in un pentolino insieme a zucchero e 200 ml d’acqua. Sbuccia vivo tutti i mandaranci e affettali a fettine sottili, raccogli in una ciotola il succo che si forma durante l’operazione. Unisci il succo alle scorzette.
2) Cuoci le scorzette fino a quando il liquido non si sarà ridotto della metà. Leva le scorzette dal fuoco, sgocciolale e tienile da parte. Rimetti lo sciroppo sul fuoco e scogli la gelatina scolata e ben strizzata. Aggiungi il vino, mescola, togli dal fuoco e lascia intiepidire.
3) Suddividi le fettine di mandaranci in 4 bicchieri e alterna con qualche grano di ribes e scorza sciroppata. Versa lo sciroppo preparato nei bicchieri e lascia riposare al fresco per 3 ore, poi servi.
Il mandarancio appartiene al gruppo degli agrumi, a metà fra il mandarino e l’arancio. Ne esistono di tantissime varietà e si pensa che le sue origini siano correlate all’Asia. La pianta di questo frutto viene denominata citrus, robusta e resistente al freddo. La buccia del mandarancio viene tolta con facilità e si presenza morbida e sottile al tatto. Inoltre, a differenza dei mandarini, gli spicchi vengono divisi con molta più facilità. Piccola curiosità: in America il mandarancio più acquistato è il tangerino, frutto che ricorda il mandarino per via del suo colore chiaro. Uno dei mandaranci più vecchi è l’unshiu, ricavato in Giappone circa 400 anni fa, anche se oggi viene considerato ancora una volta un mandarino.