Niente forno per la ricetta dell’arrosto morto con patate, da cuocere sul fuoco: ti spieghiamo qui come fare.
1) Lega la lombata di vitello con dello spago da cucina e mettila a rosolare in padella con 3 cucchiai d’olio e metà del burro. Trascorsi 15 minuti, regola di sale e insaporisci con gli spicchi d’aglio e il rosmarino in rametti. Copri la padella con un coperchio e prosegui la cottura per 45 minuti circa, bagna ogni tanto la carne con del brodo caldo, cosicché resti umida e succosa.
2) Mentre l’arrosto cuoce, prepara il contorno. Pela le patate, lavale asciugale e tagliale a spicchi sottili. Mettile quindi a dorare in padella con il restante burro. Quando sono pronte, sgocciolale dal grasso di cottura e condiscile con sale e pepe.
3) Il tuo arrosto morto con patate al burro è pronto per essere gustato, ben caldo e tagliato a fette.
Padre della ricetta dell’arrosto morto con patate è il grande cuoco toscano Pellegrino Artusi (vissuto fra ‘800 e ‘900): l’aggettivo “morto” attribuito al piatto indica un arrosto cotto in padella anziché nel forno, con un procedimento che fa acquisire alla carne una colorazione piuttosto scura (da qui l’associazione alla morte e al lutto). Sempre secondo i consigli di Artusi, puoi dare una nota di colore all’arrosto morto con patate aggiungendo qualche cucchiaiata di salsa di pomodoro (senza esagerare). Quanto al contorno, le patate che accompagnano quest’arrosto vengono chiamate in gergo patate sauté, che significa rosolate nel burro. Se preferisci, puoi anche friggerle in padella con dell’olio, dopo averle lavate, asciugate e passate nella farina. Un accorgimento importante è quello di salare le patate a cottura ultimata.