Caffè, confetterie e pasticcerie d’epoca: ecco i 10 da vedere (almeno) una volta nella vita
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Il fascino dell’Italia passa anche attraverso i tavolini dei bar, le sale dei ristoranti, le vetrine delle pasticcerie e le camere degli hotel che sono in attività da secoli a difenderne il patrimonio culturale e gastronomico. E a testimoniare la straordinaria bellezza del nostro paese. Sono tanti (191 quelli iscritti all’Associazione dei locali storici d’Italia) e visitarli significa percorrere un itinerario a ritroso, scandito da episodi storici, avvenimenti curiosi e (soprattutto) da specialità deliziose che hanno resistito all’usura del tempo e si rivelano capaci di deliziarci ancora oggi. Perché allora non andare a scoprire questi “giacimenti” del gusto e dell’arte che punteggiano città e borghi in tutta Italia? Ecco i 10 caffè e pasticcerie da cui cominciare.
1) Romanengo, 1780
Romanengo è la confetteria più illustre d’Italia. Giuseppe Verdi scrisse che “condiva squisitamente ogni sorta di frutto” e Fabrizio De André l’ha cantata in una canzone. Confetti, caramelle, cioccolatini, violette, praline, petit-four, paste al frutto e meringhe vengono da antiche ricette, gelosamente conservate da sette generazioni della famiglia Romanengo.
Via Soziglia 74/76 R - Genova
2) Vigoni, 1878
Chi non conosce (e apprezza) la Torta Paradiso? A inventarla sul finire dell’Ottocento è stato il giovane Enrico Vigoni nella sua pasticceria di Pavia, nei pressi dell’Università. La stessa dove oggi si va a comprare questo delizioso dolce, diventato ormai il simbolo di Pavia, e a gustare un ottimo caffè in un ambiente dal décor unico, con banconi a motivi floreali, pavimenti, soffitto e lampade in stile liberty che risalgono a inizio Novecento.
Strada Nuova 110 - Pavia
3) Florian, 1720
È (probabilmente) il più bel caffè storico d’Italia sia per gli eleganti interni sia per la posizione, visto che si affaccia sulla splendida piazza San Marco. Ed è (sicuramente) il più antico caffè ad aver conservato intatto il suo carattere lungo i suoi oltre 300 anni di storia. Qui Casanova veniva a corteggiare le dame, qui iniziò l’insurrezione del 1848 contro gli Austriaci e di qui passano tutti i vip e i divi che visitano Venezia.
Piazza San Marco 57 - Venezia
4) Caffè Carducci, 1928
È dal 1928 che i veronesi frequentano questo locale nel caratteristico quartiere di Veronetta soprattutto per il rito dell’aperitivo. Ma in quest’accogliente caffè, restaurato nel 2023, ci si può deliziare anche con una ricca e varia colazione e degustare formaggi di qualità e vini del territorio.
Via Carducci 12 – Verona
5) Caffè Pedrocchi, 1831
Rossa, verde o bianca: al piano terra del Caffè Pedrocchi ogni sala è contraddistinta dal colore delle pareti. Il cuore del locale è quella rossa, con il monumentale bancone in marmo da cui si vede l’orologio a parete che ricorda come il locale non chiudesse mai. Ecco perché era chiamato il “Caffè senza porte”. Si passa poi all’elegante sala bianca, in origine chiamata “sala nera” per il colore del mobilio. Più informale è la sala verde, dove tutti potevano entrare senza obbligo di consumare. Ecco perché, quando si è squattrinati, si dice “essere al verde”!
Via VIII Febbraio, 15 – Padova
6) Caffè Poliziano, 1868
Tutto qui riporta al passato: gli stucchi delle pareti, i decori e le grandi vetrate sono in elegante stile liberty e risalgono a inizio Novecento. Non è difficile immaginarlo quando ai suoi tavoli sedevano Carducci o Pirandello, più difficile immaginare che nella sua lunga storia ha ospitato persino una sala cinematografica. Oggi il Caffè Poliziano è un’apprezzata pasticceria e un ristorante che propone le ricette medioevali toscane, da gustare (come amano fare i turisti) nei tavolini della terrazza panoramica aperta sulla Valdichiana.
Via Voltaia nel Corso 27/29 – Montepulciano (SI)
7) Caffè Meletti, 1907
Il “salotto buono” di Ascoli Piceno si affaccia sul “salotto” di Ascoli Piceno, quella piazza del Popolo che è una delle più belle d’Italia. Aperto nel 1907 ha visto passare scrittori, pittori, intellettuali e regnanti, come Vittorio Emanuele III che vi veniva (in incognito) per acquistare la famosa Anisetta Meletti, ancora oggi il cavallo di battaglia del locale.
Piazza del Popolo 18/22 – Ascoli Piceno
8) Confetteria Mucci, 1894
Aveva fatto la “gavetta” dal famoso cioccolatiere svizzero Caflisch di Napoli e, quando aveva appreso tutti i segreti del mestiere, Nicola Mucci era tornato ad Andria per aprire la sua fabbrica di confetti. Oggi in quegli stessi locali c’è questa storica confetteria, gestita dalla quarta generazione di famiglia, che continua a realizzare autentiche delizie, come i Tenerelli Mucci, confetti dal cuore tenero, con mandorle di Puglia e nocciole piemontesi, ricoperti con doppio strato di cioccolato.
Via Museo del Confetto12 - Andria
9) Caffè pasticceria Tagliaferri, 1900
Soffitti di stucco veneziano, banchi di marmo e tavolini in legno di stile classico: ha tutta l’atmosfera delle antiche caffetterie italiane questo storico locale aperto nel centro di Rossano dal 1900 e tuttora gestito dalla stessa famiglia. Da non perdere la pasticceria e la gelateria tradizionali (come spumone e pezzo duro) nonché i torroni storici natalizi, come la cubbaita con semi di sesamo.
Piazza Santi Anargiri 6 – Rossano (CS)
10) Gran Caffè Renzelli, 1803
Ha alle spalle 220 anni di storia alle spalle ed è arrivato alla settima generazioni della stessa famiglia, questo locale che è un punto di riferimento per l’arte dolciaria tradizionale. Nato con la produzione dei sorbetti e fornitrice ufficiale di dolci della Real Casa Savoia, oggi è famoso per le sue delizie esclusive, come la Varchiglia alla monacale, la Torta Telesio e i torroncini torrefatti (serviti anche alla buvette della Camera).