Comincia dal cielo, nello spazio ritagliato dal finestrino di un aereo l’avventura nelle distese sconfinate della Finlandia, un Paese grande come l’Italia ma che con i suoi 5,5 milioni di abitanti ha la più bassa densità di popolazione di tutta l’Ue (15 abitanti per km2 contro i nostri 189 per km2). Una vertigine che, appena tocchi terra, ti fa venire voglia di baciarla e correre libero di qua e di là per andare a vedere. Cosa? Tutto: atmosfere, natura, ambienti, usi e costumi, tradizioni e gusti. Anche a tavola, visto che la Finlandia si è rivelata la nuova frontiera del cibo gourmand e meta del turismo gastronomico: 5 degli 81 ristoranti nordici insigniti di una stella Michelin nel 2023 si trovano a Helsinki che anche quest’anno si è confermata sede dell’importante cerimonia di assegnazione. Insomma, anche quello gourmet qui è uno spazio immenso tutto da esplorare.
Cominciamo da Kotka, la cittadina più orientale dell’omonimo arcipelago di circa 400 isole (in tutto il Paese se ne contano oltre 80mila), da cui, passando per giardini di rododendri in fiore e cascate di acqua sorgiva, in dieci minuti di barca si approda all’isola fortezza di Varissaari, dove ci attende, adagiato su rocce di granito tuffate nel mar Baltico, il ristorante Vaakku, rifugio del viaggiatore errante dai gusti sofisticati che non si accontenta della solita zuppa: molto meglio il lohikeitto, grande classico locale con panna, brodo, burro, aneto, patate e salmone, dove i prodotti locali fanno la differenza, a cominciare dal pesce.
Gratinato, bollito, fritto, a tranci, il salmone è il re della tavola locale, contendendosi il primato solo con le amiche aringhe (silli, in finlandese), servite in tutte le salse.
E non è un modo di dire: affumicate, alla barbabietola, fresche, fermentate, con maionese, con senape, marinate, al forno con la panna, impanate tipo beccafico e via così. Per provarle quasi tutte, è consigliato un passaggio al ristorante tipico Fryysarinranta, in cui un enorme carrello colmo solo di vari tipi di aringhe (e patate bollite con aneto) attende il viandante per soddisfargli curiosità e palato nella pittoresca cornice di Porvoo, la cittadina più antica del Paese con le case del centro storico tutte in legno.
Riempito lo spazio gastrico, all’alba si può far rotta su Ulko-Tammio, chiamata “l’isola senza telefono” (che in effetti non “prende”), parco nazionale finlandese dove l’assenza totale di tracce umane ti fa sentire alle origini della vita. Anche dal punto di vista alimentare, vista la distesa a perdita d’occhio, ai piedi di foreste fitte di alberi alti fino al cielo, di tappeti di muschi e licheni fino a oggi cresciuti solo nei sussidiari. Invece esistono davvero e sono pure buoni! Non i muschi, ma i licheni che i locali destinano alla cucina preparandoli in vari modi: fritti come fiori di zucca, essiccati, sbollentati e serviti tiepidi con un’insalata di patate o sciolti in decotti dalle proprietà benefiche. Il loro sapore? Sanno di alghe e funghi e sono già usati dagli chef nell’alta cucina, come nel ristorante “nato per amore” dell’italiano Riccardo Soldati, il Tavastin Kilta, a Naantali. E visto che il viaggio nello spazio è sempre anche un viaggio nel futuro, possiamo scommettere che, dopo le alghe, saranno i licheni le prossime new entry delle nostre ricette più esotiche.
È il momento di uno spuntino: per chi non se la sentisse di addentare un grillimakkara, grossi würstel cotti su pietra rovente, protagonista è la tartina di salmone (qui in genere non affumicato) servita su pane nero con una fettina di limone, o di uno skagen, pane tostato con sopra un cocktail di gamberetti freschi e insalatina.
A Turku, città allegra che si gode la sua giovinezza (ha appena compiuto 474 anni), si possono gustare da Agnes, bistrot proprio di fronte al Turku Market Hall, lo storico mercato progettato dall’architetto Gustaf Nystrom, in cui si trova ogni genere di cibo locale e dove si può consumare anche un lunch veloce se ci si adegua all’ora di pranzo, tra le 11.30 e le 12 (mentre si cena intorno alle 17.30/18).
Al mercato c’è tutto: pani di ogni genere e forma, brioche alla cannella (corvapuusti), ciambelle schiacciate di segale (reikäleipä), e poi pianali di aringhe, salmoni, uova di pesce (mäti) e sì, anche wild food, che comprende dalla carne d’orso a quella d’alce e di renna, in scatola, in tubetto o sotto forma di snack per l’aperitivo.
Delicatessen per gusti particolari. Per tutti, invece, si chiama 450°C il locale dove mangiare la pizza di Angelo Tursi, imprenditore calabro-romagnolo che ha importato la tradizione italiana (e il forno) dall’Italia.
Dulcis in fundo, un salto da Nuvole (sempre di Angelo) per un bel gelato alla liquirizia, specialità locale come la peculiare liquirizia salata (salmiakki), utile anche a dare uno sprint alla pressione sanguigna prima di lasciarsi mollemente sedurre dal più praticato dei piaceri di ogni vero finlandese: la sauna. Un’abitudine così irrinunciabile e radicata nella cultura locale da avere uno spazio dedicato in ogni dove, persino all’interno di una cabina della ruota panoramica che domina il golfo di Helsinki, da cui godersi al calduccio il panorama dell’infinito. Davvero spaziali questi finlandesi.
Per tutte le info: visitfinland.com
Per arrivare: la compagnia di bandiera Finnair (finnair.com) nella stagione estiva 2024 opera fino a 54 voli settimanali tra Italia e Helsinki, offrendo, ad esempio, 2 collegamenti giornalieri da Milano Malpensa e Roma e fino a 9 voli settimanali da Venezia.
A Kotka: Original Sokos Hotel Seurahuone, centrale e vicino ai parchi, raggiungibili con le biciclette dell’albergo. Per mangiare, Ravintola Vaakku Restaurant sulla vicina isola (10 minuti i taxi boat) di Varissaari.
A 5 km da Kotka: inevitabile la sosta di almeno una notte al Santalahti Resort, un’oasi con chalet di legno (dotati di sauna privata) e igloo di vetro disseminati nella foresta di pini finlandesi e con vista (e sauna) sul Mar Baltico (scoprite qui la sauna experience).
A Turku: il Radisson Blu Marina Palace offre camere luxury con giganti finestre panoramiche vista fiume e città vecchia. Il Turku Market Hall vale la visita per acquisti gastronomici. All’occorrenza, si possono richiedere confezioni sottovuoto. Per il lunch, Agnes o la pizzeria 450°C.
A 5 km da Turku: Villa Järvelä per un’indimenticabile esperienza di sauna tradizionale, 4 “casette” sauna, due a legna e una elettrica, più quella con la vasca di ghiaccio.
A Naantali: vale la gita anche solo per una gauffre al salmone da Amandis o una cena tipica al ristorante Snickari. O per entrare di persona nel fantastico mondo degli eroi nazionali: i Moomin, i troll più amati dai bambini finlandesi, che “abitano” il parco divertimenti (moominworld.fi) proprio sull’isolotto dirimpetto raggiungibile a piedi.
Archipelago - Visit Porvoo, Aurora Igloo Porvoo - Elämyspoukama (elamyspoukama.fi)
Claudia Valeriani,
giugno 2024