Seguici su Facebook Seguici su Instagram

Astice e aragosta differenze e ricette

News ed EventiPiaceriAstice e aragosta differenze e ricette

Hanno chele, antenne, gusci dalle forme fantasiose che racchiudono polpe prelibate. Alla scoperta di astice e aragosta, protagonisti di una ricercata cucina

Condividi

Carapace è parola poco frequente, ma non si riferisce a un qualche ingrediente raro o esotico, come si potrebbe pensare. Indica invece il guscio, lo scudo dorsale di quelle strane creature acquatiche che sono i crostacei. Come ci informano le enciclopedie, sono proprio i carapaci a distinguere le diverse varietà una dall'altra. L'aragosta, con quelle cinque coppie di zampe snodate come dita dalle unghie appuntite, le due antenne lunghissime e una pinna a ventaglio in fondo alla coda, è la più spettacolare del gruppo insieme all'astice, superbo nel suo colore scuro e lucente e dalle enormi chele a pinza. Davvero regali anche per le dimensioni (che possono raggiungere i 50-60 cm), appartengono alla famiglia dei Macruri

Aragosta

L'aragosta è considerata la regina dei crostacei. La specie mediterranea (Palinurus elephas), tra le le più rinomate e costose (fino a € 100/kg), viene pescata nei mari della Sardegna e della Sicilia. Tuttavia, per l'alta richiesta, soprattutto nel periodo delle feste, e per la scarsità degli stock, viene importata da altre zone, come l'Atlantico orientale, Usa e Cuba (per quelle precotte e surgelate) e venduta a prezzi inferiori. L'aragosta non ha chele, ma due lunghe antenne ripiegate all'indietro. Il colore varia dal rosso-bruno al violaceo.

Pulitela come vi suggeriamo qui e poi provatela in una versione spagnola alla catalana, per condire delle frascatole trapanesi, come ripieno per delle golose mezzelune, nella tipica zuppa sarda, in carpaccio, al prosecco, sugli spaghetti, con la salsa al burro, gratinata o nella zuppa alla castellanese.

Astice

Anche l'astice è diffuso nel Mediterraneo (Homarus gammarus) dove è il più grosso crostaceo e nell'Atlantico, dove viene anche allevato. Nei periodi di forte richiesta il nostro mercato importa però astici americani (Homarus americanus), conosciuti anche come "lobster", riconoscibili per il colore nero-bluastro uniforme e, secondo alcuni, un po' meno saporiti. Facilmente reperibili sui banchi del fresco, sono commercializzati vivi con le chele legate da un grosso elastico. Quelli precotti e surgelati spuntano prezzi migliori. l carapace (cioè la corazza) dell'astice è liscio. Quello mediterraneo è marrone scuro, marmorizzato di giallo sul dorso. il carapace è disseminato di spine e il corpo è di colore rossiccio. Il Carapace è riconoscibile per le due grosse chele anteriori, di dimensioni diverse tra loro, che gli servono per catturare le prede o per difendersi.

Provatelo in una pasta fredda, gratinato, per una amatriciana alternativa, alla catalana sulla pasta, nelle lasagne, saltato su dei maltagliati con i fagioli, nel cheviche, sul risotto, con i broccoli, alla griglia, in insalata, con una salsa allo zenzero, sulle bavette o sulle linguine.

giugno 2023

Abbina il tuo piatto a