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La calamarata è un classico della cucina partenopea, preparato con un formato speciale di pasta secca che ricorda appunto i calamari tagliati ad anelli con cui è condita, in bianco o con sugo di pomodoro. Nel napoletano è chiamata più comunemente mezzi paccheri.
Solitamente è un formato di pasta che si condisce con sugo di pesce, adatto anche per un menù speciale. Attenzione alla cottura, deve essere al dente. Per una ricetta ben saporite, scolate la pasta un paio minuti prima di quanto indicato e completate la cottura nel sugo, aggiungendo un po' dell'acqua di cottura.
È un formato di pasta versatile che si accompagna con la stracciatella, alla ponentina, con verdure, con i funghi e con la bottarga.
1 Pulite i calamari: eliminate le pinne laterali, staccate i tentacoli dal corpo e togliete occhi e becco dai tentacoli, svuotate e lavate l'interno delle sacche. Tagliate le sacche ad anelli di circa 1 cm di spessore e i tentacoli a pezzetti.
2 In un tegame soffriggete l'aglio sbucciato e tritato con un pezzetto di peperoncino e un filo d'olio. Unite i calamari, fate insaporire per qualche istante, quindi sfumate con il vino. Aggiungete i pomodorini tagliati a metà, il concentrato di pomodoro e un pizzico di sale e lasciate cuocere per 5-6 minuti.
3 Nel frattempo, lessate la pasta al dente in abbondante acqua salata. Scolatela e versatela nel tegame con il condimento. Cospargete con una manciatina di prezzemolo tritato e servite subito.
giugno 2024
ricetta di Livia Sala, foto di Stefania Giorgi