Alla 56esima edizione di Vinitaly, fiera internazionale dedicata ai vini e ai distillati, Sale&Pepe ha incontrato Luigi Vanzella, direttore generale di Ponte 1948, prestigiosa realtà vitivinicola del Veneto
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Alla 56esima edizione di Vinitaly, fiera internazionale dedicata ai vini e ai distillati, Sale&Pepe ha incontrato Luigi Vanzella, direttore generale di Ponte 1948, tra le più prestigiose realtà vitivinicole del Veneto. La cantina, fondata nel 1948 da un ristretto numero di soci - oggi ne conta mille - è diventata anno dopo anno ambasciatrice del saper fare italiano nel mondo. Come spiega Vanzella nel video, la gamma dei vini è davvero molto ampia, anche perché la cantina è impegnata su ben tre mila ettari vitati, che si snodano prevalentemente nella parte orientale della regione. Il carnet dell’offerta spazia dai rossi, soprattutto a base Merlot, Cabernet e Raboso, ai bianchi, ottenuti principalmente da Pinot Grigio delle Venezie, Chardonnay e Manzoni, all’uva regina per definizione della terra veneta, la Glera, da cui nascono i rinomati Prosecchi Ponte 1948, autentiche potenze di fuoco della cantina. Cantina che, oltretutto, si lascia alle spalle un 2023 da incorniciare con un fatturato pari a 96 milioni di euro (+7% sul ’22), grazie a un’accelerazione del mercato interno e alla crescita di quello Nord Americano, in particolare con un’ottima performance del Canada. Del resto la qualità e la serietà premiano, sempre. Perché non c’è strategia commerciale che tenga se non ci sono prima di tutto i pilastri fondamentali che in questo settore sono certamente il terroir, la passione di chi lo lavora, e il rispetto per l’ambiente. A Ponte 1948 non manca nulla: il Veneto è una terra straordinaria, «nata» per dare ottimo vino, il gruppo, benché molto numeroso, è coeso e compatto, e l’attenzione alla sostenibilità è in cima alla lista di ogni ordine del giorno. Non è certo un caso che la cantina possa vantare numerose certificazioni, tra cui l’ambitissima Equalitas, che si raggiunge solo e soltanto se stanno in piedi tre fondamenti, ovvero il corretto utilizzo delle risorse ambientali, il rispetto per i diritti dei lavoratori e il benessere economico che passa anche dalla trasparenza dei conti e dei bilanci.