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Pesto: il genovese sbarca a Milano

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Il vincitore del Campionato Mondiale 2024 è un ingegnere genovese, ma le selezioni per la prossima edizione partono da Milano. Dove, nel week end dal 5 al 7 aprile, alla Darsena, ci sarà una prima competizione e poi degustazioni e scuole di pesto

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È di uno squillante colore verde, preparato a freddo con soli sette ingredienti e parla genovese stretto. Cos’è? Facile! È il Pesto, salsa salutare e naturale (leggete qui la nostra ricetta), secondo, solo al pomodoro, tra i condimenti più usati al mondo per accompagnare la pasta e terza salsa fredda più consumata a livello mondiale, dopo ketchup e maionese. Ed ecco che il Il Campionato Mondiale di Pesto Genovese al Mortaio®, nato nel 2007 dalla pirotecnica mente di Roberto Panizza, imprenditore genovese del settore alimentare con una visione da sempre aperta all’innovazione e al mondo, ne ribadisce orgogliosamente l’origine ligure e la qualità degli ingredienti locali e nazionali. In quasi 20 anni di vita il Campionato è riuscito ad affermarsi in tutto il mondo, tanto che la ricetta ufficiale del Campionato è diventata il modello di riferimento a livello globale.

... e se il pesto più buono del mondo fosse milanese?

Conclusa l'edizione 2024, l'organizzazione per il prossimo appuntamento a Palazzo Ducale è già partita con la selezione dei prossimi concorrenti. Il mortaio oversize di #PestoMasterpiece approda (dal 5 al 7 aprile) a Milano nel centro della Darsena. Il 5 alle 18 aspiranti campioni si cimentano in una delle tante tappe eliminatorie della nuova edizione del Campionato Mondiale di Pesto al Mortaio. Chi, tra i dieci concorrenti, si aggiudica il premio per la preparazione del pesto più buono creato all'ombra della Madonnina si guadagna il diritto a partecipare al big match di Genova nella prossima edizione del Campionato Mondiale. 
Sabato 6 e domenica 5 profumerà di basilico anche la passeggiata dei milanesi lungo la Darsena, lato mercato: a pranzo e in orario aperitivo potranno gustare ottime trofie al pesto, durante la giornata partecipare gratuitamente alle scuole di pesto o anche solo godersi il sole su sdraio dedicate, protetti da occhiali speciali. Ovviamente color pesto!

Il Pesto fa tendenza

Il Pesto, lo dicono statistiche e ricerche, è una salsa sempre più alla moda e sempre più diffusa: nei condimenti della pasta già da qualche anno ha conquistato la leadership nella comunicazione internazionale (stimata al +7% rispetto ad altre salse) e il mercato è diventato più ricco, ma anche invaso da “non-pesti”, dalle basse qualità e da un “rumore informativo” che rischia di offuscare le sue origini liguri: negli ultimi tre mesi se ne è parlato per il 45% nel Nord America, 27% in Europa – di cui Italia 16% - e 28% nel resto del mondo.

Al Campionato del Pesto concorrenti da tutto il mondo

Per questo il Campionato è una sfida interessante e complessa anche perché la gara è aperta a tutti (non per niente il Campionato è “mondiale”). I paesi toccati da questa edizione 2024 sono stati Francia, Inghilterra, Spagna, Olanda, Stati Uniti, Brasile, Niger e Sudafrica, con l’intento di promuovere l’immagine di Genova, la sua cultura e i suoi prodotti, in particolare per difendere l’identità e la qualità del pesto originale.

I numeri del Campionato del Pesto

Teoricamente la gara può anche essere vinta da un concorrente straniero; in verità non è ancora successo anche se nella finalissima di questa ultima edizione hanno gareggiato un giapponese, una francese, un irlandese. Nell’edizione 2024 appena conclusa, tra i magnifici cento, che hanno gareggiato negli spazi suggestivi e teatrali del Sala del Maggior Consiglio nel Palazzo Ducale a Genova, i liguri erano 55, il resto degli italiani 25 mentre gli stranieri (20). I 100 finalisti della X edizione del Campionato erano uomini al 65% e donne al 35% e avevano una età media di 51 anni. Il più giovane? Uno studente romano di 23 anni. La concorrente più anziana? Una veterana genovese del Campionato (compresa l’edizione digitale del 2021) che quest’anno compie 90 anni. Come sempre accade, data la natura democratica del Campionato, tutte le professioni sono state rappresentate: artigiani, impiegati, manager, imprenditori e consulenti, professori e studenti, casalinghe e pensionati, cuochi e ristoratori, ingegneri ricercatori e tecnici, giornalisti e medici a cui si aggiungono, quest’anno, un regista, una attrice, una receptionist e una persona che si è qualificata come “maestro di casa”. La concorrente più lontana è arrivata da Itajaì una cittadina nel Sud del Brasile che è stata tappa di Ocean Race e con i suoi 9.846 chilometri sulle spalle per arrivare a Genova ha battuto di poco il concorrente proveniente da Tokio, aggiudicandosi la targa che l’Associazione “A Compagna” riconosce a chi arriva al campionato da più lontano. La giuria era formata da chef, gastronomi, opinion leader e giornalisti (tra cui noi di Sale&Pepe) provenienti da tutta Italia, selezionati per esperienza, competenza e attivismo nel mondo del food. Quest’anno in particolare la gara ha accolto in giuria una delegazione della scuola Alma.

Pesto a misura di bambino

Come nelle passate edizioni, accanto alla gara per adulti, si è tenuto anche il Campionato dei Bambini organizzato dal Consorzio del Basilico Genovese DOP. Gara non competitiva, questa, cui hanno partecipato 40 concorrenti under 10 (2 per mortaio) valutati da giudici di poco più adulti. Per partecipare i piccolissimi hanno scritto al “Basilico Genovese DOP” (l’ingrediente principe del Pesto) una letterina che iniziava così: “Caro Basilico Genovese DOP, vorrei diventare un piccolo campione mondiale di pesto al mortaio perché…” e continuava raccontando cosa significava il Pesto per loro e per la loro famiglia, con quali storie ed emozioni si è imparato a farlo e a gustarlo in famiglia. Il Consorzio, poi, ha selezionato le letterine e in questo modo ha reclutato i Piccoli Campioni mondiali di pesto al mortaio che hanno partecipato al Campionato 2024!
Ma per avvicinare i bambini all’evento, il Consorzio di tutela del Basilico Genovese DOP ha coinvolto anche gli alunni di alcune scuole elementari con una proposta ludico-didattica del format di edutainment “Tutti Pazzi per il Basilico Genovese DOP“ per “allenarsi” per partecipare al Campionato Mondiale del Pesto al mortaio, imparando a conoscere meglio l’ingrediente principale a cui si deve il successo del pesto nel mondo, ossia il Basilico Genovese DOP.

Campionato Mondiale del Pesto 2024

Il Vincitore del Campionato mondiale del Pesto

Dopo una serratissima gara a colpi di mortaio (alcuni concorrenti hanno usato il loro mortaio di famiglia, rigorosamente di marmo) e pestello, i magnifici 100 si sono ridotti a 10 e per la prima volta tre concorrenti stranieri sono stati ammessi alla finalissima: Nyusuke Ota, cuoco giapponese che sta effettuando una esperienza lavorativa a Firenze, Alberto Imparato di origine italiana ma residente a Dublino e Jeanne Beauvais, parigina, selezionata durante una delle eliminatorie che si sono svolte sotto la Tour Eiffel. I finalisti hanno gareggiato preparando un secondo pesto davanti ad un pubblico curiosissimo e attento. Come nella prima gara ad eliminazione, gli elementi presi in considerazione dai giudici per valutare le dieci salse ed esprimere il loro voto sono stati: manualità, colore, finezza, consistenza, equilibrio tra gli ingredienti. E così, si è scoperto che il pesto più buono del mondo lo fa l’ingegnere navale Mattia Bassi di Genova che vive sulle alture dell’Acquasanta nel Ponente genovese. Preparando il suo pesto nel mortaio della nonna (un secolo di vita alle spalle!), Bassi ha sbaragliato gli altri 9 partecipanti e, acclamato da giudici, pubblico e supporter, il neo campione del mondo ha alzato trionfante il premio: un pestello in legno d’ulivo con inserimenti d’oro.

Enrico Saravalle
Marzo 2024

Enrico Saravalle
Enrico Saravalle

Enrico Saravalle è giornalista di vasta e varia cultura, che ama viaggiare, mangiare e usare mouse e tastiera per raccontare luoghi, esperienze e sapori ad ogni angolo del globo. Quando non è in giro per il mondo si divide tra Milano e la Sicilia.

Enrico Saravalle è giornalista di vasta e varia cultura, che ama viaggiare, mangiare e usare mouse e tastiera per raccontare luoghi, esperienze e sapori ad ogni angolo del globo. Quando non è in giro per il mondo si divide tra Milano e la Sicilia.

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