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Chiamati con i nomi più diversi, Kucherle, Kukerli, Chuccherli, Chiccherli, questi dolci veneti molto probabilmente hanno origine germanica. Diffusi in diverse località, Belluno, S. Bonifacio, Recoaro e Asiago, si preparavano nei giorni del Carnevale e anche in occasione di altri lieti eventi, come nascite e compleanni.
Oltre alla versione con acquavite e scorza di limone, ne esiste una documentata in un ricettario di Asiago del 1901 che prevede l'aggiunta del cioccolato nell'impasto per creare un effetto "marmorizzato", e un'altra con le noci tritate. Tra gli altri dolci veneti, potete preparare le castagnole con lo zucchero, le fritole con l'uvetta e le fritole di riso.
Riempite un tegame stretto e con i bordi alti di abbondante olio, usando preferibilmente olio di semi di arachide, adatto per la frittura. Controllate che l'olio abbia raggiunto la giusta temperatura immergendo la punta di uno stecchino: dovranno formasi intorno tante piccole bollicine. Friggete pochi pezzi per volta per non abbassare la tenmperatura dell'olio e rischiare che il fritto risulti molle. Scolate i pezzi su carta assorbente per eliminare l'olio in eccesso. Cospargete di zucchero solo al momento di servre.
1 Sgusciate le uova in una ciotola (o nella planetaria) e lavoratele con 55 g di zucchero, i semini prelevati dal baccello di vaniglia, un po' di scorza del limone grattugiata e un pizzico di sale; unite la farina e il bicarbonato, poi aggiungete l'acquavite e amalgamate unendo poco alla volta il latte.
2 Versate la pastella ottenuta in una teglia rettangolare da 22x28 cm rivestita con un foglio di carta da forno e infornate a 170° per circa 20-25 minuti; sfornate e fate intiepidire. Infine sformate il dolce, rifilate i bordi e tagliatelo a losanghe da 3-4 cm di lato.
3 Friggete pochi rombi alla volta in abbondante olio di semi caldo facendoli dorare su entrambi i lati; scolateli man mano su carta assorbente e cospargeteli con lo zucchero rimasto e ancora un po' di scorza di limone grattugiata.
Ricetta di Livia Sala, foto di Stefania Giorgi
febbraio 2024