A Ribera, la "città delle arance", le chiamano brasiliane, e la domanda sorge spontanea: come mai in Sicilia, regina degli agrumi, si coltivano frutti di origine sudamericana? Eppure queste arance bionde e senza semi, uniche in Europa ad avere ottenuto la Dop, arrivarono nell'isola proprio dal Brasile: alcuni agricoltori, negli Anni '30, portarono le prime piante da Palermo a Ribera, e da allora il legame con il territorio agrigentino è diventato indissolubile. Merito dell'ambiente naturale, clima, terreno e acqua, ma anche, come sottolinea il disciplinare di produzione, della "sapienza dell'uomo nel coltivare e curare gli aranceti nel rispetto delle tradizioni e culture locali". I nuovi aranci si acclimatarono perfettamente nel territorio riberese, sostituendo varietà più antiche già presenti, e oggi sono circa 4mila le aziende che le coltivano. Le varietà sono tre, Brasiliana, Washington Navel e Navelina, con una lunga stagione che va dai primi di novembre (Navelina) fino a maggio. Caratteristica delle arance è di essere "ombelicate", cioè con il polo opposto al picciolo a forma di ombelico (in inglese navel): è perché all'interno dell'agrume si nasconde un doppio frutto, più piccolo e dolce di quello principale. La buccia è color arancio uniforme, di medio spessore e non trattata con cere e conservanti chimici dopo la raccolta ma solo lavata con acqua potabile; la polpa, a differenza delle arance rosse di Sicilia del catanese, è bionda e naturalmente senza semi, molto succosa (resa in succo fino al 40%) e soda.
Polpa carnosa con una percentuale di succo ideale per la masticazione e priva di semi; pellicine interne così delicate e leggere da sciogliersi in bocca; perfetto equilibrio fra dolcezza (residuo zuccherino del 12%) e acidità nel gusto e nell'aroma; grande digeribilità. Sono queste le caratteristiche che rendono l'arancia di Ribera ideale per un consumo da pasto, anche per i bambini e per chi, soprattutto la sera, ha problemi di digestione. Ma anche per "andare alla conquista a tutto tondo del menu", come scrive Martino Ragusa, gastronomo e scrittore siciliano, nel suo opuscolo Le Ricette con l'Arancia di Ribera Dop. Tra le sue proposte il matrimonio con gli ortaggi (carciofi, cipolla rossa, radicchio, cipollotti, finocchi), come nell'insalata di arance, finocchi, cipolla rossa e olive nere; quello con carni grasse come l'anatra e il maiale (per esempio con la salsiccia o con il lombo di maiale al forno); perfetto anche l'accostamento con il pesce azzurro, per attenuare la grassezza della polpa (polpette di sarde, sarde a beccafico), ma anche con orata e branzino, crostacei e bivalvi. Infine tutta la pasticceria, in particolare siciliana, che ne utilizza anche la scorza, consistente e molto aromatica, non trattata.
Marina Cella,
dicembre 2023