Sarà una maggiore consapevolezza, sarà il carovita, sarà la passione per la cucina, fatto sta che noi italiani sprechiamo sempre meno cibo: in 20 anni è calato del 25% quello che finisce nell’immondizia di casa, come rivela il Cross Country Report 2023-Food & Waste around the World. Ma possiamo diventare ancora più bravi perché lo spreco alimentare è ancora eccessivo e sempre insostenibile.
Nella battaglia no waste abbiamo tanti alleati. Sono i paladini della lotta allo spreco alimentare. Ognuno ha scelto il suo campo d’azione: c’è chi recupera frutta e verdura fresche destinate al macero (sono i prodotti più sprecati in Italia) e li trasforma in succhi e marmellate. Chi “salva” quelle imperfette vendendole a prezzi ridotti. E chi raccoglie i prodotti di marca prossimi alla scadenza e li rimette in commercio scontati. Conosciamoli da vicino.
Bella Dentro è la start-up sostenuta dalla Fondazione Giordano Dell’Amore, che in cinque anni ha salvato dal macero 250 tonnellate di frutta e verdura, acquistate direttamente dagli agricoltori. Come? Vendendole nel suo negozio di Milano e trasformandole in prodotti alimentari (come marmellate, estratti e conserve) realizzati coinvolgendo tre cooperative sociali e venduti anche online. E in tutto questo ha anche donato oltre 15 tonnellate di merce a cinque organizzazioni non profit che si occupano di contrasto alla povertà. Da settembre al negozio di via Pergolesi 21, si è aggiunto anche il Bella Dentro Kitchen (piazza Cavour 7), un locale dove il menu è sostenibile e zero-sprechi. Qui frutta, verdura, cereali, legumi, e uova “imperfetti”, salvati dallo spreco, vengono cucinati e trasformati nell’ingrediente perfetto per tante saporite ricette, che si possono anche ordinare online e farsi consegnare a domicilio.
Sempre a Milano, al piano terra della Stazione Centrale, ha appena aperto il primo temporary store di Babaco Market, il servizio di e-grocery in abbonamento che valorizza i prodotti alimentari fuori dall’ordinario, quelli non accettati nei circuiti commerciali a causa delle loro imperfezioni estetiche. Un progetto unico (al momento non sono previste altre aperture) che permette a tutti di fare una spesa più etica e sostenibile, acquistando prodotti ortofrutticoli freschi salvati dallo spreco alimentare e prodotti da dispensa “sostenibili”. In questo negozio, situato all’interno del Mercato Centrale e che resterà aperto solo sino a fine dicembre 2023, tutto ha una seconda possibilità: la frutta e la verdura sono di stagione (e quindi l’assortimento cambia ogni settimana) e sono vendute sia sfuse sia in box, in cui si possono trovare anche specialità locali italiane, come come le carote di Polignano, il porro di Cervere e il broccolo fiolaro. Quanto ai prodotti alimentari confezionati (come le birre speciali) sono realizzati in un’ottica di economia circolare. Tra i prodotti più “gettonati” ci sono i nettari e le confetture prodotti insieme ad Agrivis, una cooperativa agricola che si occupa di favorire l’inserimento lavorativo di persone fragili.
Che fine fanno i (tanti) prodotti alimentari usciti dal circuito della Gdo a causa di problemi di etichettatura, eccessi di produzione o annullamenti di ordini? A dare loro una seconda vita, evitando che vadano sprecati, è Too Good To Go che li raccoglie in quelle che ha chiamato Box Dispensa, le vende online e le consegna a domicilio oppure in appositi punti di ritiro. Ogni giorno sul sito dell’azienda sono disponibili da 8 a 14 tipologie di queste box, suddivise per categorie di prodotti, per marchio o per momenti di consumo, dalla colazione all’aperitivo. Una proposta che è piaciuta: in sei mesi sono già state ordinate 100mila di queste scatole, “alimentate” da 53 aziende di marca, come Bauli, Kraft Heinz, Cameo e Riso Scotti.
Manuela Soressi,
novembre 2023