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Color nocciola, di consistenza molto fine e gusto dolciastro, la farina di castagne un tempo era chiamata "farina dei poveri" perché diffusa nelle zone montane dove scarseggiavano i cereali. Anche se attualmente è prodotta con metodi industriali, le migliori sono quelle delle regioni appenniniche (Toscana, Liguria, Emilia Romagna).
In cucina
Ideale nella panificazione e negli impasti per i dolci, è squisita anche nelle vellutate e nelle minestre.
1 Stemperate il lievito in 1 dl di acqua tiepida con il miele, coprite e lasciate riposare per 10 minuti. Setacciate 350 g di farina 0 con quella di castagne e il cacao, formando la fontana in un'ampia ciotola, versate al centro il lievito e distribuite sulla farina 2 pizzichi di sale.
2 Iniziate a impastare il lievito con le farine, incorporate 3 dl di acqua tiepida poca alla volta, il burro morbido e continuate a lavorare per 5 minuti. Formate una palla con l'impasto, copritela con un telo umido e fatela riposare in un luogo caldo e riparato finché avrà raddoppiato il suo volume.
3 Sgonfiate delicatamente l'impasto, con le mani formate tante palline a forma di castagna, tamponate la base nella farina 0 rimasta e allineatele sulla placca rivestita di foglie di castagno o carta da forno.
4 Coprite e lasciate lievitare nuovamente per 40 minuti. Cuocete i panini a 180° per 30-40 minuti. Serviteli tiepidi, accompagnandoli con burro e prosciutto affumicato.