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I taralli sono tipici di tutto il territorio pugliese dalla caratteristica forma ad anello, si trovano in commercio come prodotto artigianale o semi-industriale al naturale oppure arricchiti con spezie (per esempio peperoncino e semi di finocchio). Anche in versione dolce.
Il tocco in più
Se volete dare un tocco in più alla glassa, aromatizzatela aggiungendo al composto scorze di agrumi grattugiate, una punta di vaniglina o pochissimo liquore. Se la volete più allegra, versatevi qualche goccia di colorante alimentare.
1 
Setacciate la farina con il lievito e l'ammoniaca raccogliendoli in una ciotola. Unite lo zucchero semolato, le uova, 1 tuorlo, la scorza grattugiata del limone e il burro morbido a pezzetti. Impastate con le mani, aggiungendo un po' di latte, se necessario, per ottenere una pasta soda ed elastica. Rovesciate l'impasto sulla spianatoia infarinata, lavoratelo ancora per qualche minuto e dividetelo in 20 pezzetti di 50 g circa ciascuno. Da ciascun pezzetto ricavate un cilindretto lungo circa 15 cm, unite le 2 estremità per formare tante ciambelline, sovrapponete le punte e sigillatele premendole con un dito. Sistemate i taralli su una o più teglie foderate con carta da forno e cuoceteli in forno a 180° per 20 minuti o finché avranno preso una colorazione dorata.
2 
Preparate la glassa. Mettete l'albume in una ciotola, sbattetelo con un cucchiaio e incorporate lo zucchero a velo setacciato, poco alla volta, sempre mescolando finché avrete ottenuto una glassa lucida.
3 
Una volta che i taralli saranno intiepiditi, spennellate la parte superiore con la glassa preparata. Decorateli con i confettini argentati e metteteli in forno spento ma ancora caldo finché la glassa si sarà asciugata e rappresa. Lasciate raffreddare i taralli completamente e, se non li consumate subito, riponeteli a strati in una scatola di latta con coperchio, foderata con carta da forno, inframmezzandoli con foglietti di altra carta da forno. In questo modo si conserveranno fino a 2 mesi.