Una carne bianca che si accorda con la freschezza degli ortaggi, ma anche con la nota zuccherina della frutta. Perfetta per la cottura al forno o in padella
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Di color argenteo, ha il corpo allungato con la testa caratterizzata dalla mascella superiore più lunga di quella inferiore; ha carni molto pregiate e gustose.
È diffusa in tutti i mari italiani, nel resto del Mediterraneo e nell'oceano Atlantico. Di colore grigio argenteo, è caratterizzata da una striatura dorata nella parte dorsale e il barbiglio sul mento. La pesca viene fatta con reti da posta e reti a strascico, ma le catture sono modeste. Sul mercato si trovano anche ombrine congelate pescate nell'Atlantico, in particolare dal Marocco, oppure provenienti da allevamenti, offerte nella dimensione standard di circa 50 cm. L'acquacoltura dell'ombrina dà buoni risultati, per via del rapido accrescimento, e viene praticata anche in impianti con gabbie in mare. Tuttavia, le quantità allevate sono ancora limitate per la scarsa richiesta da parte dei consumatori, nonostante l'ottima qualità delle sue carni, bianche e compatte, dal sapore delicato.
In cucina Prima di cuocerla, eliminate con forbici robuste le branchie e tutte le pinne. Dopo averla eviscerata, togliete con la punta di un coltellino i residui di sangue rimasti vicino alla spina dorsale, perché potrebbero rendere la polpa amarognola. L'ombrina si presta a essere gustata, intera o a tranci, con cotture analoghe a quelle per la spigola: bollita, al forno, alla brace, ed è ottima in umido.