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Frullatore

News ed EventiNewsFrullatore

Mescola, frulla, emulsiona, prepara fresche bevande, salse vellutate, baby pappe e zuppe estive

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Forse non tutti sanno che, storicamente, nobili e titolati – capaci di affidare regolarmente qualunque "fatica" ai numerosi servitori – arrivarono al punto di considerare sforzo aggiuntivo perfino l'atto del masticare: testi di cucina medievale come Le Ménagier de Paris (1393), nel descrivere il procedimento di alcune ricette, raccomandavano infatti di "pestare gli ingredienti abbastanza a lungo da stancare una persona o due". I piatti serviti alle mense aristocratiche erano spesso molto elaborati, come creme, puree, frullati: così, nelle cucine blasonate, cuochi e servette sgobbavano schiacciando, pestando, sbattendo e setacciando, utilizzando quasi esclusivamente mortaio e pestello. Grazie alla Rivoluzione Industriale le cose cominciarono a cambiare, in particolare dal 1790 in poi con l'arrivo nelle case di vari strumenti considerati "labour-saving" (letteralmente risparmia-fatica) come macinini, fruste manuali, schiacciapatate. Sarà però solo negli anni Venti del XX secolo che apparirà il primo frullatore elettrico. In quel periodo nei paesi anglosassoni andava molto di moda il malto in polvere, da bere d'estate sciolto nel latte: si trattava di orzo maltato mescolato a farina di frumento e latte intero in polvere, un mix che creava una bevanda fresca e saporita, da consumare tra le pareti domestiche e che veniva servita anche in molti locali. Purtroppo, il mix di malto nel latte freddo tendeva a creare grossi grumi, trasformandosi in una pasta poco appetibile e questo provocava il calo delle vendite. Nel 1922 il polacco-americano Stephen J. Poplawski risolse questo problema collegando una serie di piccole lame rotanti a un motore elettrico. Poplawski completò lo strumento aggiungendovi un contenitore di vetro trasparente appositamente modellato per avvitarsi all'apparecchio, sigillando le lame all'interno: era nato così il primo frullatore della storia. Il design semplice della macchina di Poplawski consentiva di versare latte freddo con malto o cacao nel recipiente e di frullarli fino a creare una bevanda morbida. E con la popolarità in crescita del gelato, in breve tempo si arrivò al fresco frappè. Nel 1933 l'imprenditore del Wisconsin Fred Osius acquisì i diritti per la produzione in serie del frullatore di Poplawski, modificandone il design per renderlo più funzionale negli ambienti domestici, aggiungendo un tappo, graduando la caraffa in vetro e rendendolo in grado di frullare anche la frutta fresca. Osius nel 1937 incaricò l'allora famoso personaggio radiofonico e televisivo Fred Waring di commercializzare il frullatore in tutto il Paese con il nome di Miracle Mixer. Nel 1954 i frullatori erano diventati un comune elettrodomestico e si era raggiunto il milione di vendite. Grazie alla crescente ricerca del benessere in cucina e al successo dei frullati proteici gustati come pasto alternativo, i frullatori sono presenti sia in bar e ristoranti sia in ambienti domestici. I modelli attuali sono sempre più funzionali, si smontano facilmente per poter lavare le parti amovibili nella lavastoviglie e sono dotati di sensori che regolano la potenza secondo la tipologia di alimento.

Francesca Tagliabue
agosto 2023

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