News ed EventiPiaceriMini fuga d’estate in Veneto, tra arte, buona cucina e... pizza!
State programmando un weekend lungo o una breve vacanza? Se i vostri punti di partenza sono cultura, natura e gusto, seguiteci in questo tour nel Nordest tra fine dining e forni a legna, città d’arte e natura, distillerie e pasticcerie
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Mini fuga d’estate? Che ne dite di un tour tra arte e buona tavola in Veneto? Tra Verona, Vicenza e Padova, dimenticate la formula “mordi e fuggi” o, meglio, preparatevi a mordere e assaporare tante specialità intervallandole con momenti di relax, gite culturali, passeggiate nella natura. Con qualche sorpresa, come la visita in distilleria e, soprattutto, la degustazione di pizze buone come a Napoli!
Verona, amore per la pizza Punto di partenza è dunque la città degli innamorati con i suoi scorci meravigliosi, piazza Bra e l’Arena, piazza delle Erbe con l’imponente Torre dei Lamberti e, naturalmente, una sosta romantica alla casa di Giulietta, per affacciarsi al balcone da cui l’eroina shakespeariana scambiava parole d’amore con il suo Romeo. Per una pausa pranzo veloce e coinvolgente, la tappa irrinunciabile è la pizzeria di Guglielmo ed Enrico Vuolo, padre e figlio napoletani doc, pizzaioli da cinque generazioni. Da provare l’Assoluto di marinara: su un’unica pizza, divisa in 4 spicchi, si sperimenta la grande ricerca dei Vuolo sulla materia prima e, in particolare, sui pomodori che la guarniscono, ovvero San Marzano, Re Fiascone, Piennolo del Vesuvio conservato in salsa e Corbarino.
In cerca di fine dining, due indirizzi sicuri sono Il Desco, stellato Michelin dal 1985, e Butcher, trattoria della carne che seleziona tagli dalle lunghe frollature, da produzioni biologiche di animali allevati al pascolo. Peccati di gola, infine, alla Pasticceria Flego dove assaggiare il Nadalin, l’antenato del pandoro, la leggendaria torta russa, i baci di Giulietta e Romeo (morbidi biscotti a base di mandorle e nocciole) e gli amaretti di Verona. Spostandosi verso est ci si può misurare in una passeggiata da brividi lungo il Ponte tibetano della Val Sorda o quello naturale di Veja, ammirare le Cascate di Molina o vistare i castelli scaligeri della zona, a Illasi e Soave. Fino a raggiungere un’altra meta ambita dagli amanti della pizza contemporanea, I Tigli di Simone Padoan, locale appena insignito - da 50 Top Pizza - del titolo di miglior pizzeria d’Italia fuori dalla Campania.
Vicenza, tra ville e distillerie La provincia vicentina seduce con le architetture palladiane, tra cui Villa La Rotonda e Villa Valmarana ai Nani, che conserva il più famoso ritratto di Andrea Palladio. Il celebre “archistar” ante litteram ha firmato anche Villa Pisani Bonetti a Bagnolo di Lonigo (nella foto di apertura del post), oggi sito dedicato all’arte contemporanea ma anche country house di charme con una proposta gastronomica suggestiva: quella dell’Osteria del Guà, regno del manager e sommelier Luca Pinter con la cucina guidata dallo chef Marco Culeddu, che parte dalla tradizione veneta per un viaggio in tutta Italia che tocca anche la “sua” Sardegna.
In un viaggio ideale dagli eleganti edifici seicenteschi alle strutture più contemporanee si arriva allo store di Olivieri 1882, pasticceria e bakery artigianale che accoglie i clienti nello spazio nato dal recupero di una fabbrica storica, la ex Pellizzari. Da qui ci si può spostare a Costabissara dove visitare la Distilleria Schiavo, con annesso un piccolo interessantissimo museo curato personalmente da Marco Schiavo. Una tappa per scoprire come nasce una grappa di eccellenza e conoscere il legame forte che questo distillato ha con il territorio e la sua storia. Ma anche per guardare al mondo della miscelazione con i bitter “radicali” che si possono gustare, tra l’altro, nei drink proposti nel vicino cocktail bar, dal nome che è tutto un programma: Classico - Pane, Salame e Meraviglie.
Ultima tappa nel vicentino, ancora una pizzeria dalla forte impronta gourmet ma dall’animo verace: Cuore Napoletano, a Marano Vicentino, patron Luca Brancati, pizzaiolo alla seconda generazione che propone un concetto dinamico di impasti e farciture, premiati dalle guide e dal pubblico. Da provare, oltre alle creazione che escono dal forno, i fritti: dalle montanarine ai tonnarelli cacio e pepe che si fanno deliziosa crocchetta.
Padova, fuoco e fiamme Passando attraverso cittadine che meritano la sosta, come Thiene, Marostica e Bassano del Grappa, si giunge nel padovano. Qui la prima tappa è al Gustificio di Carmignano di Brenta: locale e locanda dai mille volti. È pasticceria ricercata, da concedersi insieme a un caffè o, perché no, a colazione nel caso ci si fermi per la notte.
Ma è anche alta cucina alla brace, il grande amore di Andrea Poli che applica questo metodo di cottura sulle ricette più disparate, rielaborate in maniera creativa e divertente. Accanto a succulente bistecche arrivano in tavola paste fresche con ragù di manzo cotto al barbecue, midollo alla brace con battuta cruda, verdure, pesci, focacce e persino... la pizza!
Concludiamo, dunque, con un ultima pizzeria capace di stupire: Burbello a Trebaseleghe. Un ambiente giovane e innovativo come il titolare, Andrea Burbello, un passato da grafico e un amore per la tradizione. Dalla cucina con forno a legna escono specialità dagli impasti innovativi come la pasta acida e la pala romana, i padellini al vapore (nella foto in basso, con il baccalà) e le pizze classiche ma dagli abbinamenti fuori dalle righe.
Pochi chilometri separano questi piccoli comuni da Padova, in cui concludere il viaggio immergendosi nelle bellezze artistiche della città veneta, sede universitaria sin dal Duecento, che custodisce meraviglie come gli affreschi di Giotto della Cappella degli Scrovegni e la grande Basilica di Sant’Antonio. Dopo tanta bontà, anche tanta bellezza.