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Un antipasto regionale, facile da preparare con una gustosa farcitura a base di tonno, mollica e parmigiano. Una passata in forno e il piatto è servito
Sono conosciuti come pomodori ramati o a grappolo perché vengono commercializzati in "rami" che portano attaccati 5-8 pomodori. Hanno forma tondeggiante, regolare e di buone dimensioni, con buccia integra perché coltivati in ambiente protetto. Caratteristiche che, unite alla polpa compatta, li rendono ideali per essere farciti, a crudo o gratinati al forno, ma ottimi anche affettati nella classica caprese e nelle dadolate.
Prodotti regionali
Le coltivazioni si concentrano in Sicilia (dove si produce il 70% circa del prodotto nazionale), oltre che in Lazio, Puglia e Campania. Nei territori di Siracusa e Ragusa , l'Igp "Pomodoro di Pachino" tutela la tipologia "grappolo" insieme ad altre tipologie.
1 Sbucciate le cipolle, dividetele a metà in senso orizzontale mettetele a cuocere al vapore o in un tegame a fondo pesante, coperto, con un velo di acqua, per 15-20 minuti. Devono rimanere al dente. Togliete quindi il cuore centrale per ricavare delle scodelline e sistemate sul fondo un pezzo di falda per chiudere l'eventuale foro.
2 Sbattete le uova in una ciotola, versate metà del latte, unite la mollica sbriciolata e fatela ammorbidire. Se necessario, aggiungete altro latte. Successivamente, unite il tonno sminuzzato, le foglie di maggiorana e di prezzemolo tritate, i cuori di cipolla tritati, 2 cucchiai di parmigiano grattugiato e amalgamate gli ingredienti, regolando di sale e pepe.
3 Lavate e sbucciate i pomodori, privateli dei semi, tagliateli a cubetti piccolissimi, distribuiteli sul fondo di una pirofila e irrorateli con un filo di olio. Farcite le scodelline di cipolla con il composto preparato e sistematele man mano sulla dadolata di pomodori.
4 Mescolate il parmigiano rimasto con il pangrattato. Spolverizzate con il mix ottenuto la superficie delle cipolle e conditele con qualche goccia di olio. Cuocete in forno a 170° per circa mezz'ora. Servite le cipolle tiepide o fredde.
