VOTA
La finocchiona è uno dei salumi più antichi del nostro Paese, presente già nel Medioevo nel Chianti fiorentino, è oggi certificata Igp (Indicazione geografica protetta). Frutto di materie prime locali, maiale e finocchietto selvatico, ha un carattere pungente e schietto, profumo intenso e gusto deciso.
Come si gusta
Si abbina al pecorino toscano, tagliato a pezzetti e servito su crostini di pane caldo o su un tagliere con verdure sott'olio o sott'aceto. Ma di recente si osano anche abbinamenti più insoliti, come quello con le mele a spicchi e in insalate verdi con carciofini, arance e pecorino toscano. In cucina la finocchiona si può utilizzare in sughi per primi piatti e in ripieni per la pasta; oppure in secondi di carne, come nella farcitura per la faraona.
1 Tritate grossolanamente le olive e grattugiate il pecorino con la grattugia a fori grossi. Riunite in una terrina la ricotta, il pecorino e le olive e mescolate in modo da ottenere un composto omogeneo. Regolate di sale, pepate e profumate con qualche fogliolina di origano spezzettata.
2  Tagliate le fette di finocchiona in modo da ricavarne tante striscioline di un paio di cm di larghezza. Spalmatele con il composto preparato, quindi arrotolatele in tanti bocconcini.
3 Tagliate il pane a fettine sottili, spennellatele con poco olio e tostatele in una padella di ferro o su una bistecchiera. Servite i bocconcini con il pane tostato.