Quando si stappa un vino, il pensiero va subito ai suoi profumi, al suo colore, al desiderio di degustarlo. Eppure, dietro a questo semplice gesto per cui occorrono un tire-bouchon (da maneggiare con cura) e un calice adeguato a seconda che si tratti di un bianco, un rosso o una bollicina, c’è un grandissimo lavoro.
I processi che portano a questo straordinario piacere sono numerosi, precisi, consequenziali e imprescindibili. L’errore, di fatto, non è contemplato. Produttori, agronomi ed enologi devono mettere in campo tutto il loro sapere, consapevoli del fatto che l’unica variabile (rispetto alla quale si può fare ben poco) sia Madre Natura.
Per quanto riguarda i metodi di allevamento della vite, Sale&Pepe ha già illustrato i più comuni. Riproponiamo qui il link all’articolo per un rapido ripasso cliccate qui.
Una volta che la vite avrà dato i suoi frutti, i passaggi principali per fare un vino sono questi:
Vendemmia
È il momento in cui i grappoli maturi vengono recisi e raccolti per essere trasporti in cantina. La raccolta può essere manuale, quindi ad esclusiva opera dell’uomo, oppure meccanizzata. In ogni caso l’attenzione per le uve deve essere maniacale poiché devono arrivare a destinazione sane e integre.
La pigiatura
I grappoli vengono versati nella famosa pigiadiraspatrice, una macchina in grado di separare gli acini dai raspi.
La fermentazione
L’uva pigiata, ovvero il mosto, viene messa in contenitori di acciaio o di legno. Qui, vengono aggiunti i cosiddetti lieviti (indigeni o selezionati) che hanno l’importantissimo compito di trasformare gli zuccheri in alcol rilasciando anidride carbonica.
La svinatura
Attraverso apposite pompe si toglie il vino dai contenitori e lo si travasa in altri che ovviamente devono essere puliti. Questi ultimi possono essere di acciaio, legno o cemento.
L'affinamento
Durante questa fase che, ricordiamolo, ha solitamente periodi più brevi per i bianchi e più lunghi per i rossi, prosegue la trasformazione degli zuccheri in alcol. Il vino riposa e migliora. Evolve fino a dare il meglio di sé.
Imbottigliamento
Il vino viene filtrato per eliminare eventuali sedimenti e impurità e messo in bottiglia dove potrà affinare ancora per un po’ prima di essere immesso sul mercato.
Chiara Risolo
maggio 2023