Difficile definire come un distillato considerato d’élite sia arrivato sul podio insieme agli spirits più consumati nei cocktail bar di tutto il mondo.
Il whisky (alla scozzese) o whiskey (all’irlandese), visto per anni come un prodotto per soli intenditori, lontano dal consumo di massa, ha visto recentemente una crescita del consumo a livello globale.
La storia del whisky si lega a quella della Scozia e dell’Irlanda, già a partite dal 1300, scritta e incrementata poi da Stati Uniti e Giappone, soprattutto a seguito del colonialismo e alle migrazioni.
Le primissime testimonianze del consumo di questa bevanda si hanno addirittura nel 1200, quando, durante i conflitti tra Irlanda e Inghilterra, si dice che i comandanti inglesi abbiano fatto bere ai soldati un distillato, allora conosciuto come Uisge-Beatha (traduzione di “aqua vitae”), per infondere loro coraggio.
Nel corso degli anni poi, la sua notorietà è cresciuta tanto da portare il Re di Scozia, Giacomo IV, ad acquistare una grande quantità di questo distillato per poterlo studiare in patria. Tanto che l’Inghilterra diventerà uno dei principali rappresentanti e produttori.
Agli scozzesi si deve infatti la capacità di avere reso il “whiskey” un prodotto diverso rispetto alle origini, migliorando l’utilizzo della torba e la tecnica d’invecchiamento.
Whisky irlandesi vs scozzesi
Oggi i whisky irlandesi sono quelli più facili da approcciare mentre gli scozzesi rimangono quelli più complessi, più alcolici e con una varietà di sfumature molto più articolata.
Al di là della sua origine storica e della paternità contesa tra Scozia e Irlanda, la polarità del whisky si sta ampliando, sia in termini di produttori che di consumatori.
La ricerca di cocktail premium, la curiosità per la miscelazione e l’apertura di nuovi locali specializzati, hanno svecchiato l’immagine di questo distillato e hanno portato diversi stati a iniziarne una produzione propria implementando il numero delle micro distillerie locali.
Il whisky trova quindi, grazie alla fiducia e alla passione riposta da piccoli e grandi imprenditori, nuove destinazioni e nuovi sapori con cui essere abbinato, lasciandosi alle spalle lo stereotipo che lo legava soltanto alle uggiose giornate invernali.
Ecco di seguito una lista di whisky imperdibili per un viaggio di gusto internazionale tra storici, moderni e dai tratti distintivi.
Single Malt Scotch Whisky Bourbon Cask Heavily Peated La distilleria Lagg è situata all’estremità sud dell’Isola di Arran e produce una gamma di Single Malt Whiskies torbati, moderni e di carattere. La produzione è cominciata nel 2019. Per questo tipo di Whisky la distilleria utilizza un particolare malto di orzo (Concerto) e l’acqua pura della sua fonte. Il malto è torbato a 50 ppm. Viene schiacciato e agitato in un tino di ammostamento per creare un mosto torbido con un gusto più oleoso e robusto. Il lievito scelto e il tempo di fermentazione permettono alla distilleria di creare il sapore di corpo pieno desiderato.
Ciò che ne deriva viene distillato due volte in un alambicco artigianale di rame.
Gauldrons Campbeltown Whisky Questo whisky della Douglas Laing proviene dalla zona di Campbeltown in Australia, viene prodotto artigianalmente in piccoli lotti e viene imbottigliato senza filtraggio a freddo e senza colorazione. Al naso presenta una marcata salsedine con note dolci di cereali e un tocco gentile di fumo di torba. Al palato è inizialmente secco con note di salsedine, il finale è dolce regalando note di orzo e di legno.
15 y.o. Whisky
La distilleria Glenfarclas è una distilleria di whisky dello Speyside a Ballindalloch, in Scozia. Glenfarclas si traduce nel significato di “valle dell’erba verde” ed è di proprietà della famiglia Grant. Imbottigliato a 46%, è uno dei whisky preferiti della Famiglia. Di color oro ricco e ambrato, al naso riporta note complesse di sherry, burro, con sentori leggeri di frutta secca. Al palato è di grande corpo, con la dolcezza dello sherry che si combina alla perfezione con le note di malto.
Kamiki Blended Malt
Kamiki viene realizzato nelle vicinanze di Nara, l’antica capitale del Giappone ove è possibile visitare molti templi dell’ottavo secolo che si dice conferiscano alla città il suo potere spirituale. Si tratta di un Blended di whisky di malto, non filtrato a freddo, creato in lotti limitati con rari whisky di malto giapponese miscelati con pura acqua di sorgente giapponese. E’ il primo whisky al mondo con finitura in botti di legno di cedro giapponese. E’ un whisky perfettamente bilanciato con note di erica, miele, prugna giapponese, rovere ben equilibrata, torba, sentori di sandalo e tè verde.
Big Peat Islay Blended Malt
Douglas Laing ha recentemente presentato la sua gamma completa di Malti Regionali scozzesi. Si tratta di Whisky di Malto di nuova generazione, provenienti non da una singola distilleria ma da assemblaggi di distillerie diverse (Vatted Malts). Big Peat è un blended whisky torbato che utilizza esclusivamente whisky dell’isola di Islay, nella sua composizione troviamo infatti single malt della Ardbeg, Caol Ila, Bowmore e della Port Ellen (la distilleria chiusa nel 1983). Big Peat è un whisky small batch, cioè creato in piccoli lotti (circa 5.000 bottiglie) non filtrato a freddo e senza coloranti. Si presenta di colore giallo paglierino, al naso è fresco e pulito con sentori di malto d’orzo e torba piccante con note di cioccolato, caffè e mandorle. E’ semplice e facile da bere ma delizioso con note di fumo pesante, erba tagliata, spezie, spiaggia e torba.
Whisky Rozelieures P. Des Charentes
Rozelieures è una distilleria familiare, una vera e propria fattoria che si distingue per il suo orgoglio e per la volontà di creare Single Malt dall’identità chiara, ma differenti uno dall’altro in base al malto utilizzato e alla grande attenzione per le diverse tipologie di invecchiamento. Questo Single Malt Whisky è invecchiato in botti di Pineau des Charentes; questa particolare scelta ha donato a questo prodotto una bella cremosità. Al naso si avverte la dolcezza delle fragole e dei frutti gialli e la freschezza dell’erba. Al palato prende il gusto di frutta candita e legno, risulta cremoso. Il finale è lungo e persistente.
Whiskey Teeling Recite Finish
Teeling Distillery è una distilleria di whisky irlandese fondata a Dublino nel 2015 dalla Teeling Whisky Company. È la prima nuova distilleria di whisky ad essere stata aperta a Dublino, un tempo capitale mondiale della distillazione di whisky, in oltre 125 anni. Questo whisky matura in botti di bourbon e poi viene rifinito in botti di vino Recioto. Al naso risulta floreale, fruttato con note di mirtilli rossi, ciliegie ricoperte di cioccolato e prugne. Al palato è fruttato, fresco, dolce, equilibrato con note di mirtilli rossi, prugne, rose, frutta secca.
Beara Single Grain Irish Whiskey
La distilleria Beara si trova nel cuore della splendida penisola di Beara, Irlanda.
Di proprietà di John e Valerie Power, Beara si propone di produrre distillati artigianali, di piccole dimensioni, ispirati alle radici marittime della penisola.
Beara Single Grain Irish Whiskey, in particolare, fa botte e invecchiamento alla Great Northern Distillery per completare la produzione alla Beara Distillery dove viene infuso con le limpide acque sorgive dai monti Caha.
Questo Single Grain viene distillato in un processo continuo di tripla distillazione in grandi colonne verticali con malto barley irlandese, triplamente distillato e invecchiato in botti nuove di rovere da cui prende il colore ricco e la consistenza liscia. Sono proprio le botti di rovere francese a riversare nel whiskey anche il loro carattere distintivo e il profondo aroma fragrante che lo caratterizzano.
di Camilla Rocca
Novembre 2023
