Gli italiani sono più attenti nel fare la spesa, controllano le etichette, gli ingredienti e la provenienza; eppure lo spreco di cibo domestico tocca ancora cifre da capogiro: quasi 12 miliardi di euro l'anno (dati 2019 Osservatorio Waste Watcher sulle abitudini alimentari). Uno dei motivi è la conservazione non corretta degli alimenti: in frigo, in dispensa e persino nel carrello del super e durante il trasporto a casa. I cibi mal conservati non solo perdono nutrienti e gusto ma, se deteriorati, possono essere pericolosi per la salute, soprattutto durante la stagione calda. Ecco alcune regole per riporre la spesa al meglio, riducendo gli sprechi ed evitando di rischiare intossicazioni alimentari.
Dal carrello all'auto
Al super o in negozio comprate per primi i prodotti non deperibili in scatole e lattine, controllando che le confezioni siano integre e senza rigonfiamenti (indicano proliferazioni di microrganismi). Passate poi ai freschi, lasciando per ultimi i cibi sfusi (carne, pesce, formaggi molli, salumi), quelli pronti di gastronomia e infine i surgelati, che andrebbero subito riposti nelle buste specifiche. Per il trasporto, riponete sempre gli alimenti più delicati in una borsa termica con mattonelle di ghiaccio, riempiendola almeno per metà. Disponete con delicatezza frutta e verdura in sacchetti a parte, di carta o tela. Mettete la spesa nell'abitacolo dell'auto, non nel baule (si surriscalda di più), e andate subito a casa a sistemarla, senza lasciarla in macchina, anche se è all'ombra.
Frigo, freezer e dispensa
Quando rientrate, per prima cosa riponete i surgelati nel freezer (la temperatura non deve essere superiore a -18°). Se avete intenzione di congelare gli alimenti freschi, prima puliteli e porzionateli (pesce, carne) o sbollentateli (alcuni ortaggi); metteli sempre in contenitori o sacchetti specifici e scriveteci sopra nome e data; posizionateli contro le pareti del congelatore, più fredde, e fate attenzione a non toccare altri prodotti già congelati. Gli altri cibi deperibili vanno riposti al più presto in frigorifero (controllate che la temperatura media sia di 4-5°), suddivisi per reparto, senza imballaggi (potrebbero portare microbi) e in contenitori ermetici. Sistemate carne, pesce, salumi sfusi e formaggi freschi nella zona più fredda (0-2°, di solito in basso); piatti pronti, salumi confezionati, formaggi stagionati al centro; uova (nella loro scatola) e burro in alto, dove la temperatura sale (6-10°); bevande e conserve nello sportello e l'ortofrutta nei cassetti appositi. Gli alimenti non deperibili, come cereali, farine, legumi secchi, caffè, spezie ecc. si possono conservare a temperatura ambiente perché hanno un basso contenuto di acqua; l'importante è che gli scaffali siano areati, asciutti e non esposti a luce e calore. Sia per il frigo sia per la dispensa rispettate la regola "prima dentro, prima fuori": consumate per primi i cibi acquistati meno di recente.
Occhio alla scadenza
Rispettate la data di scadenza (da consumare entro il) degli alimenti deperibili, anche se per alcuni un paio di giorni di tolleranza sono ammessi: come il latte fresco, che scade a 5 giorni dal confezionamento; o lo yogurt che, essendo fermentato, si conserva di più (diminuiscono però i bacilli benefici). Invece il termine minimo di consumo (da consumarsi preferibilmente entro il) riportato sui cibi stabili si riferisce alle proprietà organolettiche (odore, gusto, consistenza), che possono modificarsi oltre la data segnalata.
Marina Cella
aprile 2023