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Tra le erbe spontanee di Primavera, il tarassaco, chiamato anche "dente di leone” è molto apprezzato. Largamente diffuso, acchiappa l'interesse già dai fiori di colore giallo intenso, perfetti per decorare la tavola, ma anche commestibili e quindi da usare in cucina. Il tarassaco è ricco di sostanze nutritive e di molti benefici per l'organismo. Foglie e fiori si consumano crudi e cotti e in cucina è piuttosto versatile.
Come si usa
Le foglie sono ottime in insalata, oppure saltate in padella, cotte a vapore, nelle frittate, nelle torte salate, nei ripieni e nei risotti. Buoni anche i fiori, che si possono anche conservare sott'olio. Del tarassaco non si butta via niente: anche le radici, spesso in polvere e tostate, possono guarnire i primi piatti oppure sostituire il caffè.
1 Pulite e lavate tarassaco e erbe. Tritate il cipollotto e fatelo appassire in un casseruola con l'olio e metà del burro. Aggiungete la salsiccia divisa a pezzetti delle dimensioni di una nocciola. Fatela rosolare e poi, con una schiumarola, prelevate la salsiccia e il cipollotto e metteteli su un piatto. Nello stesso tegame con il condimento rimasto fate tostare il riso, mescolando con un cucchiaio di legno.
2 Sfumate con il vino bianco, fatelo evaporare, rimettete nel tegame salsiccia e cipollotto e bagnate con 2 mestoli di brodo bollente. Proseguite la cottura mescolando delicatamente e spesso con il cucchiaio di legno. Aggiungete gradualmente altro brodo ben caldo man mano che il riso lo assorbe. Dopo 10 minuti unite le erbe tritate e il tarassaco tagliato a pezzetti.
3 Quando il riso sarà cotto, ma ancora al dente, sfogliate i fiori di tarassaco e aggiungete nel tegame i petali, il parmigiano e il burro rimasto a fiocchetti. Pepate, mantecate, spegnete il fuoco e servite subito.