Cereale antichissimo, precursore del frumento, il farro matura da metà luglio, più tardi rispetto al frumento. La specie più diffusa in Italia è il dicocco, coltivato nelle regioni centrali, Toscana, Umbria, Marche, Abruzzo, dove i prodotti certificati sono due: il Farro della Garfagnana Igp e il Farro Monteleone di Spoleto Dop.
In commercio si trova nelle tipologie integrale, decorticato (senza la pellicina esterna) e perlato, cioè ulteriormente raffinato, che cuoce più velocemente (circa 20 minuti). Qui trovate come cuocerlo.
Protagonista di ricette tradizionali come la mesciua ligure o le minestre toscane, il farro si abbina bene a legumi e verdure, nella preparazione di zuppe, risotti, insalate fredde o tiepide. In insalata potete gustarlo con il tonno fresco, con le mandorle o con il Montasio.
1 Lavate il farro in acqua fredda, scolatelo, versatelo in abbondante acqua salata e lessatelo seguendo i tempi indicati sulla confezione.
2 Intanto preparate una ratatouille di verdura. Lavate tutte le verdure e mondatele. Tagliate le melanzane e le zucchine a bastoncini; riducete a dadini il peperone, la cipolla bianca e il pomodoro. Trasferite tutte le verdure in una larga padella antiaderente, aggiungete un filo di olio e una presa di sale, coprite con un coperchio e cuocete a fiamma moderata per circa 10 minuti.
3 Togliete il coperchio, alzate la fiamma e aggiungete la senape sciolta in un cucchiaio d'acqua, le foglie spezzettate di un ciuffo di basilico e 2 cucchiai di capperi; lasciate insaporire le verdure per 1-2 minuti, poi spegnete la fiamma.
4 Scolate il farro e versatelo nella padella con le verdure, mescolatelo delicatamente. Trasferite l’insalata tiepida di farro in una ciotola capiente e servite subito.