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Non morirò di fame, il film contro gli sprechi alimentari

News ed EventiNewsNon morirò di fame, il film contro gli sprechi alimentari

Incentrato sulle contraddizioni del sistema di consumo alimentare, il film parla del riscatto di uno chef diventato clochard che, attraverso il recupero degli sprechi, riesce a riconquistare affetti e talento in cucina

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Il film narra la storia di uno chef stellato, Pier (Michele di Mauro), che a un certo punto ha una specie di burn out, di esaurimento, e non riesce più a reggere la pressione sul lavoro. Quando l’ambiguo socio decide di chiudere il locale citando vaghi problemi economici, Pier ha un crollo. Abbandona tutto e tutti, moglie e figlia comprese, per diventare un barbone che nasconde però un oscuro segreto.

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Dopo anni, Pier torna a Torino per la morte della moglie, chiamato dalla cognata, e incontra la figlia adolescente, in piena fase ribelle. Il confronto con la figlia porterà Pier, ancora una volta, a rimettersi in gioco. Un altro barbone dall’animo gourmet appena incontrato, il Granata, anziano senzatetto grande esperto di sprechi, spalanca a Pier la strada: andare a caccia del cibo che si butta diventerà una missione. Con Pier e il Granata lo spettatore si trova davanti a questa micidiale follia chiamata spreco alimentare. Quando Pier inizierà a cucinare per sé e il Granata con gli scarti dei supermercati comincerà anche un secondo percorso di “recupero” degli affetti: oltre alla figlia, ritroverà il suo migliore amico e perfino il vecchio socio, oltre alla passione per la cucina e a una nuova vita.

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"Non morirò di fame" trae spunto da una storia vera, la storia di uno Chef stellato che perde tutto, anche la famiglia. Ma è anche la storia di uno Chef che cerca di ricostruire una vita ricominciando da zero, grazie alla forza che solo un figlio sa mettere in moto.

La pellicola accende un faro sui paradossi e le contraddizioni legati agli sprechi alimentari, mostrando le enormi quantità di cibo destinate a essere distrutte da supermercati e ristoranti e arrivando a chiedersi se è veramente illegale rubare del cibo destinato comunque alla distruzione.

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Il film è firmato da Umberto Spinazzola, dal 2012 il regista di Masterchef Italia, che conosce bene le pressioni e il carosello emozionale, finanziario e umano cui sono sottoposti i cuochi stellati. La pellicola – co-produzione italo - canadese mostrata in anteprima al Salone del Gusto 2022 - è vincitrice di 3 premi al Terni Film Festival/Popoli e Religioni 2022 diretto da Moni Ovadia ed è stata presentata alla Mostra Internazionale D’arte Cinematografica La Biennale di Venezia 2021 Venice Production Bridge.

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Nell’epoca contemporanea, dopo la crisi causata dalla pandemia e ancora durante una guerra in atto alle porte dell’Europa, sempre più persone si trovano in una condizione di difficoltà nel reperire cibo e vivere una vita dignitosa. Tuttavia il cibo esiste, c’è addirittura in sovrabbondanza, ma è consumato in maniera sproporzionata, distribuito in maniera squilibrata e soprattutto sprecato in quantità spaventosa.

Il tema dello spreco alimentare, da sempre, mi sta molto a cuoreMai come in questo periodo il cibo e la catena alimentare della grande distribuzione sono diventati un business di proporzioni mastodontiche. Si produce per buttare. E si butta per produrre. Lo spreco nutre l’industria alimentare con una velocità mai vista prima d’ora. Eppure, è un argomento di cui, tutto sommato, si parla ancora troppo poco” (Umberto Spinazzola, regista)

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Con l’espressione “spreco alimentare” si intende qualsiasi cibo sano e commestibile che, in ogni fase della catena alimentare, viene sprecato invece di essere destinato al consumo umano.
Spesso si tende a gettar via cibo sano e perfettamente commestibile perché “prossimo” alla scadenza. Un’abitudine che crea enormi danni da un punto di vista ambientale e non solo: gli effetti negativi, infatti, ricadono anche sui costi e sui e mancati guadagni per le imprese. In Europa, ogni anno 18 milioni di tonnellate di cibo ancora commestibile viene gettato via. Solo con il cibo gettato si potrebbero nutrire fino a 3 miliardi di persone.
In italia, l
o spreco alimentare è generato per il 70% dal consumo domestico e da quello fuori casa, il 20% dalla distribuzione e vendita al dettaglio, il 10% dal comparto agricolo tra post raccolta e trasformazione (dati Crea, 2020). Tendenzialmente, ogni famiglia butta letteralmente nella spazzatura 1.000 euro di cibo all’anno.

Non morirò di fame (2023)
Regista: Umberto Spinazzola
Produzioni: La Sarraz Pictures, Rai Cinema, Megafun Productions
Con il contributo della Regione Piemonte

Francesca Tagliabue
marzo 2023

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