VOTA
Quello genovese è il pesto tradizionale per definizione, preparato in tutta la Liguria con basilico a chilometro zero, pinoli, parmigiano, pecorino, olio extravergine di oliva. Gli ingredienti pestati con pazienza in un mortaio, preferibilmente in legno di ulivo, cedono sotto la pressione del pestello fino a diventare il condimento cremoso ormai ampiamente conosciuto e apprezzato in tutto il mondo.
Le varianti
Tra le alternative al pesto alla genovese più note, ce ne sono tre che appartengono alla cucina siciliana: quello alla trapanese con con mandorle, pomodori e frutta secca; quello di pistacchi, preparati con il pistacchio di Bronte Dop; quello alle nocciole, ideale sulle bruschette. Infine, è interessante anche il pesto di rucola, da mescolare con formaggio fresco per condire la pasta.
1 Disponete la farina a fontana, versate al centro il latte e un pizzico di sale e impastate fino a ottenere un impasto liscio e omogeneo.
2 Con un matterello, tirate la pasta in una sfoglia molto sottile, cospargetene metà con un velo di pesto e ripiegatela su se stessa. Ricavate tanti dischi o quadrotti larghi 5-6 cm con l'aiuto di un coppapasta.
3 Sigillate i bordi dei tortelli con la punta delle dita e friggeteli da ambo i lati in abbondante olio bollente.