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La cucina del Qatar: cosa mangiare ai mondiali

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Terra di passaggio tra oriente e occidente, tra le spezie indiane che su carovana arrivavano in Europa (passando da questo lembo di terra a forma di mano) e grandi contaminazione con la cucina iraniana e nordafricana, nonostante la dimensione minuta della "terra delle perle", il Qatar vanta tanti piatti tipici e unici. Per chi lo visiterà in occasione della FIFA World CupQatar 2022™ o per semplice curiosità, troverà una cultura culinaria ricca e variegata. 

cucina del qatar

Il luogo più tradizionale e folkloristico dove assaggiare i piatti tipici della cucina qatarina è il souk Waqif, ovvero "il mercato in piedi", si chiama così per la vicinanza al mare (e al porto quindi, dove arrivavano le spezie), che spesso veniva inondato dall'acqua salmastra. Qui cercate il Lady's market, un mercatino nato per aiutare le donne in difficoltà che vi faranno assaggiare il pane reqaq, ovvero una sorta di crepe molto sottile da cuocere sulla piastra, che tradizionalmente si gusta ripiena di formaggio cremoso e cipolle. 

Il modo più divertente per fare un tour al souk Waqif è quello di affidarsi alle spiegazioni di Amal Alshamari, founder della fondazione culturale Embrace Doha. Si parte dai balaleet che vengono consumati tradizionalmente per la colazione, ovvero dei vermicelli di riso (zuccherati e fortemente caratterizzati da cardamomo, acqua di rose e zafferano che li condiscono), serviti con una frittata. Un piatto che è spesso accompagnato dal nakhi, una salsa a base di ceci. Il piatto più rappresentativo invece è il machboos, considerato il piatto nazionale del Quatar, da gustare sulle tavole famiglie qatariote ma che si trova anche in nei ristoranti di cucina tipica. La ricetta prevede carne di pollo, agnello o cammello, cotta alla griglia o al forno, e abbinata ad un mix di verdure e mandorle. Il tutto viene insaporito da una miscela di numerose spezie ed è disponibile anche una versione con il pesce (che però, nonostante la vicinanza al mare, non è quella della tradizione). 

I piatti tipici del Ramadan
Vi sono alcuni piatti tipici particolarmente sostanziosi che vengono consumati dopo il lungo digiuno per Ramadan, al tramonto del sole, proprio per dare una buona energia. La madroba o madhruba è uno dei piatti preferiti dai qatarioti: ovvero un porridge fatto con del riso unito a latte, burro e cardamomo che viene schiacciato fino a creare una sorta di crema. La si accompagna solitamente al pollo o ad altre carni e ad una salsa di fagioli. Oppure la harees, anche conosciuto con il nome di harissa, è un piatto a base di grano bollito che viene cotto assieme a della carne, ottenendo come risultato una sorte di porridge, molto energetico. 

La merenda qatarina
Khabees è il nome usato per i datteri senza semi, la specialità più pregiata in Qatar: i datteri vengono spesso accompagnati al caffè come dolcetto. Ma non vi aspettate il caffé turco con il fondo, quello che chiamano caffè arabo è una bevanda a base di cardamomo che poco ha a che fare con la nostra idea di espresso. Ma la merenda tradizionale è karak e chapati, ovvero il karak chai, bevanda a base di dal  caratteristico colore arancione, dove al tè nero viene aggiunto cardamomo, zafferano, zucchero e del latte condensato. Il chapati invece è una sorta di piadina che però è tipica di tutto il mondo arabo e indiano, che viene riempita con formaggio o miele o cioccolato. Un altro dolce tipico (da gustare al termine del Ramadan) sono i luqaimat: piccole frittelle dolci croccanti all’esterno e morbide all’interno. L’impasto è fatto da burro, farina, latte, zucchero, zafferano e cardamomo e lo troviamo a forma di palline che vengono fritte e immerse in uno sciroppo di zucchero o miele.

La prima donna imprenditrice nel food di Doha
Shams Al Qassabi è un nome noto ai residenti e ai reali del Qatar. È la prima donna d'affari del Qatar ed è il cuore e l'anima del Souq Waqif. È diventata il simbolo dell'autonomia femminile dato che in breve tempo è passata da vendere limoni in salamoia ai vicini, a gestire prima un negozio di spezie fino ad aprire  Shay Al Shomous, tavola calda dove la prenotazione è ormai obbligatoria. Qui si può provare l'esperienza di una vera colazione qatarina, tanto da superare la visita, nel 2014, delll'ex first lady Sheikha Moza che ha dato il definitivo "timbro di approvazione". Ma inizialmente è stata una bella scommessa: emarginata dal marito e dal vicinato, considerata una pazza, ha sempre proseguito a testa alta sulla sua strada. Oggi Shams Al Qassabi insieme alla figlia gestisce un ristorante e un negozio che vanta 480 tipi di spezie che vengono fornite all'85% degli alberghi di Doha, alle ambasciate e ai palazzi reali.

Novembre 2022
di Camilla Rocca

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