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Il pollo è tra gli animali da cortile più apprezzati, con carni bianche, magre, tenere e versatili che si accompagnano facilmente con tantissimi altri ingredienti. Servito intero o a pezzi, del pollo non si butta via niente, neppure le parti meno nobili come le zampe e la testa, che bollite insieme agli ossi e qualche aroma, tra cui per esempio lo zenzero, danno un brodo raffinato e delicato, da gustare da solo o per fare un risotto. Il pollo intero è perfetto cucinato in forno, alla diavola, al limone, con le patate per esempio, Le altre parti spaziano tra ricette in umido, a vapore, fritte, come nella nostra ricetta, in tegame o in preparazioni dal sapore orientale per esempio con il latte di cocco.
Una frittura ad hoc
Scegliete una pentola stretta e dai bordi alti, in modo che il calore sia costante all'interno; usate abbondante olio, extravergine di oliva o di semi, la carne deve essere immersa completamente così assorbirà poco olio. Controllate la temperatura dell'olio immergendo la punta di uno stecchino, dovranno formarsi tante bollicine intorno. Se l'olio ha già raggiunto la giusta temperatura, ma la carne non è ancora pronta per la cottura, tuffate nel tegame un piccolo bocconcino di mollica, così l'olio non brucerà. Con gli stessi accorgimenti potete friggere il pollo leggermente infarinato, impanato o passato prima in pastella.
1 
Scaldate abbondante olio in una padellino dai bordi alti (deve raggiungere la temperatura di 150°). Immergetevi le sovracosce, riportate a temperatura e cuocete per 12-15 minuti circa, fino a che sono bene dorate.
2 
Scolatele bene, tamponate con carta da cucina e salatele abbondantemente.
3 
Servite le sovracosce accompagnate, se vi piace, con una ciotolina di brodo di pollo sgrassato.