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La ricetto originale campana, fatta con gli stessi ingredienti e con le stesse modalità, che era preparata con il polpo, si deve alla comunità di pescatori del borgo di Santa Lucia, ora zona centralissima del capoluogo, da cui il nome della ricetta napoletana. Cambiano solo i tempi di cottura, ma il risultato è un piatto succulento e morbidissimo, servito con il suo sughetto di pomodoro giustamente piccante.
Tegame sigillato, polpetti morbidissimi
Per ottenere polpetti morbidissimi il segreto è lasciarli cuocere nella loro stessa acqua emessa in cottura. Per questo è necessario tenerlo ben coperto, sigillando l'apertura del tegame, così l'acqua non evapora. Nella nostra ricetta abbiamo usato un telo, si può usare anche della carta forno.
1 
Pulite i polpetti e lavateli. Prelevate le foglie del prezzemolo, lavatele e tritatene la metà con uno spicchio d'aglio sbucciato. Dissalate i capperi, meglio quelli di Pantelleria, sotto acqua corrente. Farcite le teste dei polpetti con qualche oliva, la metà dei capperi e il trito preparato; chiudetele con uno stecchino.
2 
Disponete i polpetti a testa in giù in un tegame di coccio (o in una casseruola a fondo spesso). Irrorateli con un filo d'olio, il peperoncino spezzettato e una macinata di pepe.
3 
Stendete sul tegame un telo umido e fermatelo con un giro di spago. Mettete il coperchio e cuocete a fiamma bassa per 30 minuti circa, scuotendo il tegame di tanto in tanto.
4 
Nel frattempo, lavate i pomodorini, tagliateli a metà e saltateli brevemente in padella con un filo d'olio, l'aglio rimasto sbucciato e poco sale: schiacciateli un poco con il dorso di un cucchiaio. Unite ai polpetti i pomodorini e le olive e i capperi rimasti, regolate di sale e proseguite la cottura per 20 minuti. Completate con il prezzemolo restante sminuzzato; servite.