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Le nocciole, tra i frutti dell'autunno, sono ampiamente diffuse in tutto il bacino del Mediterraneo. Già conosciute in epoca romana, quando era donate come augurio di felicità, hanno mantenuto alto il loro indice di gradimento fino ai giorni nostri, saltellando nelle cucine del tempo tra piatti dolci e salati. In commercio si acquistano intere, senza guscio, spellate, in granella e in farina; dalle nocciole si produce anche l'olio sia pur in quantità limitata.
Non solo in pasticceria
Sono particolarmente apprezzate in pasticceria per la perfetta intesa con il cioccolato, ma anche per preparare torroni, dolci, creme. Solitamente in cucina le nocciole sono tostate prima dell'uso per intensificarne l'aroma. Allo stesso modo si aggiungono a primi piatti di cereali e di pasta, anche ripiena, alle carni, come arrosti e polpettoni e nelle zuppe di pesce al posto delle mandorle. Consumate al naturale offrono il massimo del loro valore organolettico.
1 Grattugiate la scorza del limone e trasferitela in una ciotola con 1 cucchiaio del suo succo filtrato, sale, pepe, le foglioline di 1 rametto di timo e 50 g di burro morbido. Lavorate gli ingredienti con un cucchiaio fino a ottenere un composto omogeneo e trasferitelo in frigorifero.
2 Sbucciate i topinambur, tagliateli a tocchetti e metteteli a bagno in acqua con il succo di limone rimasto; sbucciate lo scalogno, tritatelo finemente e fatelo rosolare in una casseruola con il burro avanzato; unite il riso, fatelo tostare per qualche istante e poi sfumate con 1-2 bicchiere di vino.
3 Aggiungete i topinambur scolati e 2 mestoli di brodo caldo e cuocete il riso unendo man mano altro brodo. Tritate grossolanamente le nocciole e fatele tostare in un padellino. Quando il risotto sarà cotto, unite il grana e fate mantecare. Servite il risotto con il burro al limone a riccioli e le nocciole tostate.