Non si può decidere il menu, ma sono le risposte che vengono fornite, che lo determinano. A Milano il ristorante Borgia è un luogo dove poter vivere un'esperienza personalizzata che unisce alta cucina e psicologia.
Nato poco più di un anno fa, il ristorante di via Giorgio Washington 56 ha già ricevuto importanti riconoscimenti, anche e soprattutto per il suo menu sui generis.
Un menù degustazione "psicologico"
Il fiore all'occhiello del ristorante? Sicuramente Psyche, il menù degustazione ideato da Edoardo Borgia e dal Restaurant Manager Tiziano Sotgia e sviluppato in sinergia con lo chef Giacomo Lovato. A renderlo così speciale il fatto che venga costruito sul momento in sala, in un dialogo aperto e continuo con gli ospiti attraverso cui Tiziano Sotgia può capire e interpretare i gusti personali regalando emozioni letteralmente uniche.
Per costruire il menù perfetto viene chiesto ad ogni cliente di descriversi, secondo le proprie caratteristiche personali, le proprie emozioni, i propri ricordi legati al cibo.
Le domande
Si parte da domande semplici come "mangia carne o pesce?" e ci si addentra poi sempre più in profondità per dare modo allo chef di capire la psicologia di chi si trova davanti. Il risultato? Un'esperienza personalizzata e irripetibile, che coinvolge non solo il gusto, ma anche la vista e l'olfatto, in un connubio di sapori pensato per stupire. Il viaggio culinario, formato da 7 o 10 episodi, si concentra sulla psiche e sul legame tra conscio e inconscio del singolo, portando, assaggio dopo assaggio, a riscoprire sapori, sensazioni e ricordi che sono scolpiti nella memoria. L'esperienza Tasting Psyche si arricchisce poi anche con abbinamenti fluidi che, oltre al vino, comprendono altre bevande più insolite come il sake, le birre, i vini fortificati.
Psyche Evolution
Per questa nuova stagione, Psyche subirà delle evoluzioni, sempre preservando l'indissolubile legame fra tradizione e creatività. Durante le interviste in sala con Tiziano Sotgia, le domande verranno infatti ulteriormente approfondite, consentendo così maggiore spazio di personalizzazione del menù che il commensale percepirà sempre più come "cucito sulla propria pelle". Sfruttando la scienza della gastrofisica, insomma, il ristorante vuole riuscire a sorprendere a ogni portata, dando prova di saper toccare le corde giuste della mente attraverso le proprie proposte di fine dining.
Il Menù à la carte
Oltre al menù degustazione, al Borgia, anche un prezioso menù à la carte che si sviluppa in 4 episodi, tratteggiando un percorso preciso. "Si Comincia" dagli antipasti come la Tartare di pomodoro, con salsa alla provola affumicata, basilico e semi di girasole, per poi passare al "Primo Tempo" con una selezione di primi piatti e proseguire con il "Secondo Tempo", dove si trova l'imperdibile Piccione in tre cotture, con fondo di piccione all’ibisco, mora, kefir e indivia belga agrodolce arrostita. "Dulcis in fundo"... una selezione di dessert, per finire con la giusta dose di dolcezza.
Di Camilla Rocca
settembre 2022
