L'estate sta finendo...o forse no. A Las Vegas, Nevada, recentemente è stato creato un cocktail Mai Tai da Guinness dei primati, il più grande mai visto. Nella ricetta che ha entusiasmato gli ospiti dell'evento, uno degli ingredienti è italiano
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Il Mai Tai più grande del mondo è a Las Vegas ed entra nel Guinness dei Primati. È stato realizzato in Nevada, nella capitale del divertimento, dello shopping e del gioco d’azzardo, il Mai Tai più grande del mondo (100 galloni di cocktail pronto da bere, cioè ben 378 litri, doppiando il record precedente di 55 galloni) in occasione del settimo compleanno del cocktail bar The Golden Tiki.
Adam Rains, miglior “Bar Artist” dell’anno 2020 e beverage director del locale (foto sopra), ha coinvolto gli ospiti presenti all’evento che hanno aiutato a versare più di 300 bottiglie di alcol nel miscelatore gigante: nel giro di poco più di mezz’ora, il cocktail da Guinness era pronto dal vivo, tra le ovazioni della folla. La sua ricetta di Mai Tai – solitamente a base rum, liquore Curaçao, sciroppo di orzata e succo di lime – conteneva tra gli ingredienti il distillato italianoTriple Sec Radicale Gajàrdo (scorze di limone, lime, bergamotto, arancia dolce, arancia amara e mandarino tardivo di Ciaculli) della Distilleria Schiavo (al centro nella foto sotto). Un grande successo.
Il monumentale Mai Tai di Adam Rains – che alla fine pesava più di 400 chilogrammi (900 libbre) - è stato certificato formalmente per l'inserimento nel Guinness da Raul Faria, presidente della sezione di Las Vegas della US Bartenders’ Guild. Immediatamente dopo la creazione e la celebrazione del cocktail da record, sono state riempite con esso due fontane, per la gioia degli ospiti della festa.
Forse non tutti sanno che il Mai Tai, cocktail molto popolare negli anni ‘50 e ’60, non è la creazione di un surfista assetato dopo una calda giornata in spiaggia alle Hawaii. Ha il sapore e il colore del sole dei Tropici, ma è stato effettivamente inventato a Oakland, in California, da Victor J. Bergeron nel suo ristorante Trader’s Vic Con riconoscimento ufficiale della città, foto sotto).
Nel 1953, Bergeron creò un menu di cocktail per gli hotel della Matson Company, il Royal Hawaiian Hotel e il Moana Hotel, e introdusse il la sua creazione. Piacque tantissimo, tanto che venne dato al cocktail il nome Mai Tai, preso da maita'i, la parola tahitiana per “buono” o “eccellente”. Successivamentei, all'inizio degli anni '60, quando Trader Vic's divenne un marchio internazionale, la fama del Mai Tai si diffuse a macchia d'olio e si trasformò rapidamente in una delle bevande più richieste in tutto il mondo e acquisì le tipiche decorazioni di ananas e arancia, i cui succhi sono entrati a far parte di diverse ricette, anche perché Trader Vic's ha mantenuto segreta la ricetta originale per quasi 30 anni, costringendo i competitori a indovinare gli ingredienti per soddisfare i loro clienti.
È uno dei cocktail caratteristici della cultura tiki, un movimento artistico, musicale e di intrattenimento di origine americana ispirato alle culture polinesiana, melanesiana e micronesiana, ed è tipicamente servito in tiki mug (foto sotto).
Molti locali, in particolare ristoranti o bar a tema tiki, negli anni 50-60 hanno contribuito alla fama del Mai Tai (è stato anche protagonista del film ‘Blue Hawaii’ del 1961 con Elvis Presley).