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La cottura confit, di origine francese, prevede che gli alimenti siano esposti a un calore costante, basso e prolungato, Perfetto l'uso del forno, dove gli alimenti cuociono a una temperatiura che si aggira intorno ai 90°. Solitamente irrorati con olio, burro o acqua zuccherata, la cottura confit preserva ed esalta i naturali succhi e sapori degli alimenti. Per questo è particolarmente indicata per carne e pesce, che dopo qualche ora diventano teneri e gustosi.
Non solo in forno
In origine la cottura confit veniva fatta in contenitori preferibilmente di rame, o buoni conduttori di calore, in grado di mantenere a lungo la stessa temperatura all'interno del tegame.
1 Schiacciate l'aglio con una macinata di pepe e 3-4 grani di pepe pestati. Strofinate la carne con il composto aromatico, quindi unite metà della santoreggia e bagnate con un filo di olio e il vino. Coprite con la pellicola e lasciate riposare per almeno una notte in frigorifero.
2 Sgocciolate la carne dalla marinata e trasferitela in una casseruola da forno. Unite l'olio, mettete sul fuoco e scaldate la carne fino a quando l'olio inizia a sfrigolare, rosolandola su tutti i lati.
3 Trasferite nel forno caldo a 100° e cuocetela per 2 ore, rigirandola di tanto in tanto. A mezz'ora dal termine della cottura unite la scorza di 1 limone e l'altro limone tagliato a pezzetti, 2-3 foglie di limone e la santoreggia restante. Sgocciolate la carne dall'olio e lasciatela riposare su una gratella. Salate, pepate a piacere e servite.