Rossi, gialli, verdi, arancio, rosa e neri: varietà nuove e antiche ornano la tavola
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Mettono d'accordo gli chef più creativi con i nutrizionisti più esigenti: sono i pomodori colorati, varietà riscoperte oibridate che di recente appaiono sulle tavole grazie al forte appeal sia estetico sia funzionale (sono fonte di antiossidanti, betacarotene, antociani, vitamine).
Deliziosi da consumare con l'aperitivo o come snack, in insalata o nel sugo, crudi o cotti, sono scenografici sia utilizzati da soli sia in mix tra loro o con i classici rossi. Il gusto può cambiare da una varietà all'altra ma, indipendentemente dal loro colore, scegliete pomodori che risultino sodi e pesanti e che profumino, chi più chi meno, di pomodoro.
Tipologie colorate che stanno via via prendendo quota sono le versioni arancio e gialle di ciliegini e perini; il più grande Brandywine Yellow, da insalata ma da provare in sugo, come anche il Rosa di Sorrento, dolcissimo. C'è l'Ananas, grande, con costolature accennate, giallo-arancio con un cuore rosso; il russo Nero di Crimea che proprio nero non è ma è molto scuro perchè ricco di antociani, dal peculiare sapore dolce; forte contenuto di antiossidanti anche per il Black Cherry, ciliegino nero color porpora/mogano: aromatico e molto poco acido.
Verdi per tipologia e non per grado di maturazione sono il Camone siciliano, saporito e zuccherino, striato verde scuro come pure lo Zebra Verde, dall'insolito sapore di limone o lime. Più raro ma considerato il migliore da molti è il Cherokee Purple, dalla tinta rosa-viola; estremamente dolce, non regge bene la cottura ma è squisito in insalata. Colorati e dolci come caramelle, uno tira l'altro.