Novantasette chilometri quadrati, un territorio che comprende quindici Comuni e due capitali, Conegliano, città murata intorno al suo castello medievale, e Valdobbiadene, protetta dalla mole del Monte Cesen. Due centri che hanno sviluppato una considerevole attività industriale ma che sono noti ovunque grazie al Prosecco Superiore DOCG a cui danno il nome
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Un territorio tutto curve e saliscendi dove artigianalità e tecnologia, richiamo cosmopolita e bucolico incanto si incrociano dando vita a uno dei prodotti agricoli italiani più venduti al mondo. È solo tra queste alture, riconosciute Patrimonio dell’Umanità, che i grappoli di uva Glera possono diventare vino Superiore. Ed è tra queste colline dagli armonici contrasti dove la vite cresce aggrappata alle rive e costringe i viticoltori a vendemmie eroiche dove caparbietà e coraggio sono le parole d’ordine.
Un'azienda familiare A Foss Marai, azienda vitivinicola fondata nel 1986 a Guia, nel cuore del Valdobbiadene DOCG, di parola d’ordine ce n’è un’altra: sperimentazione. Azienda familiare, forgiata intorno ai due pianeti carismatici come Carlo e Adriana Biasiotto intorno ai quali, in perfetto sincronismo, ruotano i tre satelliti, i figli Andrea, Cristiana e Umberto. Una storia di umiltà e affetto, quella dei Biasiotto, che si percepisce nelle parole del fondatore (“mia moglie ed io non abbiamo mai avuto momenti di attrito”) e dei figli (“sono i loro insegnamenti a guidarci in ogni scelta che siamo chiamati a fare”). Basterebbe tutto questo a definire Superiore il loro spumante. Eppure c’è dell’altro…
La creatività dei Biasiotto e la svolta Le colline su cui sorge il complesso rurale recuperato sono la testimonianza del fatto che hanno voluto mantenere traccia visibile degli ambienti originali quali primi ambasciatori della storia dell’azienda. Con le radici ben solide nella terra, Carlo e Adriana ebbero negli anni Settanta un’esperienza fondamentale nel mondo del tessile nel Vicentino, che da quelle parti andava forte.
Con la loro creatività diedero anche spunto di crescere a numerose maison oggi affermate. “Quell’esperienza è risultata poi vitale per affrontare il mondo del vino: il primo insegnamento è quello di non sbagliare ed essere cauti nelle decisioni che, una volta prese, vanno portate avanti con determinazione” spiegano i coniugi. “Così 35 anni fa, il 2 novembre, abbiamo deciso che Foss Marai sarebbe diventata unica”.
Unica perché quel giorno, circondati da capaci enologi, raccolsero alcuni acini (in quel momento molto maturi) per trarre lieviti autoctoni. “Ci chiedevamo perché acquistare lieviti da Paesi esteri se anche noi eravamo in grado di autoprodurli”.
Le etichette Risparmiando i tecnicismi e le difficoltà insite nel processo di nascita e selezione dei lieviti, quella sperimentazione fu la chiave di volta per dare identità all’azienda e tracciare il solco del suo sviluppo. Un’intuizione che dà vita oggi ai Prosecco Superiore DOCG Guia (Brut Millesimato), Nadin (Dry Millesimato), Strada di Guia 109(Extra Dry), Strada di Guia 109 (Brut) e Cartizze, che nasce nell’omonimo iconico pentagono di terra.
L’ultima etichetta di casa, Tilio Dosaggio Zero, uno spumante Extra Brut con zero zuccheri aggiunti e fermentazione lenta, ottenuto anch’esso con una selezione di lieviti autoctoni ed esclusivamente naturali, rappresenta un altro nitido esempio nitido della sperimentazione di cui si diceva. Negli ultimi anni Foss Marai ha guardato anche fuori dai confini regionali, trovando in Masseria La Sorba di Corato (in Puglia) il luogo ideale per completare con rossi corpulenti e bianchi da dessert il percorso gustativo al quale affidarsi per ogni occasione.
Suggerimenti di abbinamento - Prosecco Superiore DOCG Guia: risotto con funghi porcini; - Prosecco Superiore DOCG Nadin: macedonia di frutta; - Prosecco Superiore Strada di Guia 109 Extra Dry: selezione di Casatella Trevigiana DOP, Asiago DOP Fresco, Piave DOP Mezzano; - Prosecco Superiore Strada di Guia 109 Brut: luccio alla griglia; - Tilio Spumante Extra Brut: minestra di fagioli di Revine e Marroni di Combai IGP.