Cani in gelateria, ma anche al ristorante e in pasticceria. Negli ultimissimi anni, sempre più bar e ristoranti – dopo hotel e spiagge – espongono, al posto del cartello «Vietato l’ingresso agli animali», il più simpatico «Io posso entrare». È comune vedere un cane tranquillamente seduto con la sua ciotola dell’acqua sotto un tavolino apparecchiato, in un dehor, in una piazza o un marciapiede, mentre i “suoi” umani pranzano o si godono un gelato o un caffè.
Secondo la rilevazione di Eurispes 2021, il 40,2% degli italiani accoglie animali nella propria casa; la tendenza è di averne più d’uno. Nel 2021, il 43,6% degli italiani ha uno o più cani: è comprensibile, da parte dei gestori dei locali aperti al pubblico, che si voglia andare incontro a una clientela così vasta, e così sempre più negozi e persino ristoranti stanno diventando amici dei cani, predisponendo anche appositi locali o spazi in cui accogliere gli animali.
In Europa
Francia e Spagna, come l’Italia, sono estremamente pet friendly rispetto a parte dell’Europa, dove le regole per far entrare il cane al ristorante sono più rigide. In cima alla classifica dell’accoglienza canina nei locali pubblici ci sono Austria, Germania e Belgio, dove andare a mangiare col proprio cane è assolutamente normale e i ristoranti sono molto ben attrezzati per mettere a proprio agio clienti e animali (anche se in alcuni Paesi sono in vigore severe regole di divieto di ingresso per razze di cani pericolosi). In alcuni Stati, come il Regno Unito e il Giappone, esistono addirittura locali dedicati ai nostri amici animali.
Per evitare problemi o anche solo discussioni sgradevoli, però, è bene conoscere anche l’aspetto normativo della questione, che è molto importante.
Prima di tutto, bisogna comprendere bene la differenza tra luoghi pubblici e luoghi aperti al pubblico. I primi sono quelli che appartengono allo Stato, alla Regione, al Comune: sono le strutture pubbliche, uffici come le Poste, etc. I secondi, invece, sono luoghi accessibili al pubblico, come bar, gelaterie, ristoranti, che di fatto rimangono però proprietà privata e quindi le regole “d’ingaggio” vengono definite dal proprietario e/o gestore.
È buona regola quindi informarsi prima sulle regole del ristorante dove si vuole portare il cane (anche perché alcune attività potrebbero trovarsi all'interno di centri commerciali che non consentono l’ingresso ai cani) ed essere pronti anche al rifiuto da parte del proprietario del locale.
La legge
È molto chiara: il Regolamento n. 852/2004/CE sull'igiene alimentare dichiara che «i prodotti alimentari devono essere collocati in modo da evitare, per quanto ragionevolmente possibile, i rischi di contaminazione». Il cane, quindi, per ovvie ragioni igieniche, non deve entrare nelle cucine o nelle zone dedicate alla preparazione del cibo o dove lo si conserva. L’esercente deve garantire che gli animali non possano entrare in contatto diretto o indiretto con gli alimenti.
Per il resto, l’accesso ai cani nelle zone aperte al pubblico di bar e ristoranti è invece consentito ad alcune condizioni (vedi sotto), ma il proprietario del locale è assolutamente libero di decidere in merito al loro accesso (o meno) all’interno o all’esterno dell’esercizio, con l’obbligo però di esporre all’ingresso, in posizione ben visibile, un cartello con specifico avviso che informi la clientela se gli animali sono / non sono ammessi (a parte i cani di assistenza e i cani guida per non vedenti, che sono consentiti sempre - legge n°37 del 14 febbraio 1974).
Non esiste quindi un divieto assoluto di ingresso ai cani negli esercizi commerciali, ma devono essere rispettate speciali cautele in quelli in cui sono presenti sostanze alimentari.
Etichetta… canina
La FIPE - Federazione Italiana Pubblici Esercizi – già nel 2013 ha redatto un vademecum con il Ministero della Salute, che allinea il panorama normativo nazionale alle direttive europee, dando il via a una vera rivoluzione pet-friendly:
1_l’accesso ai cani nelle zone aperte al pubblico di bar e ristoranti è consentito solo a condizione che siano muniti di guinzaglio (non più lungo di mt 1,50) e che indossino la museruola.
2_Il cane deve essere bene educato e rimanere vicino al suo compagno umano, in modo che i camerieri e chi lavora nel locale non debbano fare acrobazie o lo slalom tra i tavoli.
3_Il cane inoltre non deve in nessun modo disturbare gli altri clienti, abbaiando o creando situazioni di pericolo.
Qualche dritta in più
Cibate il cane prima di uscire: sarà più tranquillo e meno tentato dal “mendicare” un bocconcino dal tavolo. A voi il supplizio di Tantalo non piacerebbe!
Fategli fare una passeggiata ‘liberatoria’ prima di sedervi al tavolo, sarà più quieto e non rischierete brutte sorprese a metà cena.
Portate con voi solo cani ben educati e obbedienti, per non rovinarvi – e rovinare ai vicini di tavolo – la serata, continuando a sgridare o rimproverare il cucciolo, che magari è solo giovane e vivace.
Tenetevelo vicino, è necessario rispettare il fatto che gli altri commensali possano non amare i cani o averne paura.
Chiedete se possibile di darvi un tavolo appartato, magari in un angolo, così da non disturbare i camerieri e i vicini se si devono alzare dal loro tavolo. Il cane sarà più tranquillo se non ha viavai intorno.
Anche se lo fate a casa vostra, non imboccate il cane o tenetelo sulle ginocchia a livello del tavolo. Non importa se è di taglia piccola, rischiate che vi sia chiesto di lasciare il tavolo e uscire.
Fate attenzione se c’è già un cane nel locale, informatevi prima se è opportuno passargli accanto con il vostro, prima che si accenda…uno scambio di opinioni canino nel ristorante. Se siete nel dehor, in piazza o sul marciapiede, prestate attenzione a quattro zampe di passaggio.
In conclusione
Se quindi avete in programma di portare il vostro cane con voi al ristorante, dopo aver controllato che sia ben accetto nel locale, preparatevi a osservare qualche regola di etichetta. Lasciare che il cane sia indisciplinato può far cambiare idea al gestore sul permettere o meno l’ingresso agli animali, e sarebbe un peccato per voi e per gli altri umani desiderosi di passare una bella giornata o serata in compagnia del proprio compagno a quattro zampe.
Francesca Tagliabue
febbraio 2022