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Santa Lucia: la festa più golosa che ci sia!

News ed EventiSanta Lucia: la festa più golosa che ci sia!

Il 13 dicembre si celebra una ricorrenza che affonda le radici in tradizioni lontane e porta in tavola mille delizie, dai pani dolci alle arancine di riso!

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Cade il 13 dicembre, che si riteneva coincidere con il solstizio d’inverno. Per questo Santa Lucia, nel detto popolare, fa rima con “il giorno più corto che ci sia” (o la notte più lunga!), sebbene la ricorrenza astronomica oggi si collochi più avanti nel calendario (il 21 di dicembre). Non ci sono dubbi, invece, sul fatto che Santa Lucia dia il via ai festeggiamenti che ci porteranno al Natale. Anzi: in molte regioni d’Italia è la santa, non Gesù Bambino né Babbo Natale, a portare ai bimbi dolcetti e regali, a dorso di un asinello.


Dove si festeggia
Le celebrazioni restano vive e sentite in gran parte del nostro Settentrione, in particolare a Bergamo, Brescia, Verona e tutto il Nord Est (le spoglie della santa riposano nel Santuario a Venezia) fino al Trentino Alto Adige, e poi giù verso l’Emilia Romagna, ma anche in Puglia e Sicilia, dove il culto è celebrato nella chiesa di Siracusa dedicata a Santa Lucia, che qui portava cibo e aiuto ai cristiani perseguitati dall’imperatore Diocleziano. Per scendere nelle catacombe, indossava una corona di candele e così è ancora rappresentata nei Paesi scandinavi, che la ricordano con processioni di giovani ragazze illuminate da mille fiammelle.


Cosa si mangia
Come in tutte le feste che si rispettino, anche quella di Santa Lucia ha dato vita a golose tradizioni gastronomiche. In Svezia la tavola è imbandita con pani e biscotti speziati profumati di zafferano, cannella e zenzero. Nel tacco dello Stivale gli occhi di Santa Lucia sono tarallini dolci, a Palermo non possono mancare le arancine ma anche la cuccìa, una crema di grano e ricotta guarnita con cioccolato, zuccata e ciliegine candite. In Veneto ci si scambia il mandorlato, un torrone al miele, mentre a Bergamo e Brescia i bambini fanno il pieno di caramelle di zucchero colorate e bon bon, lasciando in cambio un vassoio di biscotti per la Santa e una carota per l’asinello.


Le ricette da provare
Se anche voi volete cimentarvi con qualche specialità dedicata a questa ricorrenza, ecco le ricette da provare. Senza dimenticare che, in Alto Adige, oggi si prepara lo zelten, il dolce ricco di miele e frutta secca che riposerà fino a Natale.
193913Dalla Svezia, il pane allo zafferano. La forma a corona ricorda quella di candele indossata dalla santa. Scaldate 2,5 dl di latte con 75 g di burro. Sbriciolate 25 g di lievito di birra nella ciotola dell’impastatrice, versate il latte tiepido e iniziate a lavorare incorporando via via 0,5 dl di panna acida, una bustina e mezza di zafferano, 1 dl di sciroppo d’agave e un cucchiaino di lievito in polvere. Aggiungete 600 g di farina, poca per volta, lavorate finché l’impasto si stacca dalle pareti, unendo un pizzico di sale. Trasferite in una ciotola infarinata, coprite e fate lievitare 45 minuti. Riprendete l’impasto, dividetelo a pezzi grandi quanto un uovo e ricavate bastoncini lunghi 20 cm. Sagomateli a forma di esse e disponeteli a corona su una placca rivestita di carta da forno. Coprite e fate lievitare 30 minuti. Spennellate la corona con un tuorlo, sbattuto con poco latte, decorate con mirtilli rossi disidratati (o uvette) e infornate a 180° per 25 minuti. Per 6.
193914Da Palermo, le arancine. Immancabili sulle tavole di festa, arricchiscono anche il menu di Santa Lucia! Preparate un soffritto con una noce di burro e 100 g di sedano, carota e cipolla tritati. Unite 100 g di manzo macinatp, rosolate, salate e pepate. Aggiungete 50 g di concentrato di pomodoro, diluito in poca acqua, e cuocete circa 30 minuti, bagnando se occorre con un filo d’acqua. Unite 100 g di piselli surgelati e proseguite la cottura 10 minuti fino a ottenere un ragù ristretto. Fate appassire mezza cipolla tritata con una noce di burro, tostatevi 300 g di riso Roma, sfumatelo con vino bianco e portate a cottura con circa 1,2 litri di brodo. Completate con 50 g di grana padano grattugiato e fate raffreddare. Prendete una manciata di riso (1/8 del totale), formate una cavità al centro, mettetevi una cucchiaiata di ragù e richiudete l’arancina, arrotondandola. Diluite 100 g di farina con circa 1,5 dl d’acqua, spennellate le arancine e passatele nel pangrattato. Friggetele in abbondante olio di arachidi ben caldo finché saranno dorate. Per 8. 
193915Dall’Emilia Romagna, cassata alle tre creme. È una sorta di ricca zuppa inglese con torrone, savoiardi, canditi e alchermes. Montate 5 tuorli, a bagnomaria, con 50 g zucchero e il Marsala, cuocendo lo zabaione finché si addensa. Incorporate un dl di latte caldo, proseguite la cottura 2 minuti e spegnete. Ammollate in acqua fredda 15 g di gelatina in fogli, poi strizzatela, scioglietela in un dl di latte caldo e incorporatela allo zabaione. Unite anche 2 dl di panna montata e 3 albumi neve. Sciogliete 50 g di cioccolato fondente. Suddividete la crema in 3 ciotole e amalgamate in una il cioccolato fuso, nella seconda 100 g di torrone  tritato e nella terza 100 g di canditi a dadini. Foderate di carta da forno inumidita uno stampo da plum cake. Versate la crema al cioccolato, fate uno strato di savoiardi bagnati nell’Alchermes, proseguite con la crema al torrone, ancora savoiardi inzuppati e la crema ai canditi. Passate in 6-8 ore in frigo. Per 6.
193916Dalla Sicilia, la cuccìa. Il piatto ricorda la fine di una carestia grazie all’arrivo a Siracusa, il 13 dicembre del 1646, di una nave carica di grano. Lasciate a bagno per una notte 350 g di chicchi di grano. Scolateli, sciacquateli e lessateli per almeno un’ora in acqua salata, finché sono molto morbidi. Scolate e fate raffreddare. Lavorate 250 g di ricotta con 150 g di zucchero a velo e un cucchiaino di cannella in polvere fino a ottenere una crema. Tagliate 100 g di zucca candita a dadini piccolissimi, grattugiate 50 g di cioccolato fondente e amalgamate il tutto con la crema di ricotta. Incorporate il grano freddo, mescolate e servite decorando con canditi e cioccolato. Per 6.


dicembre 2021

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