Gli spaghetti alla chitarra sono un formato di pasta lunga, tipico della tradizione abruzzese, ma sono diffusi anche in altre regioni del centro-sud con nomi diversi: in Abruzzo sono chiamati anche maccheroni alla chitarra, in Lazio tonnarelli, in Basilicata e Puglia troccoli, in Molise maccheroni crioli. In Abruzzo si condiscono solitamente con ragù di carne (agnello, manzo e suino, ma anche selvaggina) che è facilmente assorbito dal tipo di pasta fresca molto poroso.
Un attrezzo, un formato
Il nome deriva dall'attrezzo con cui vengono tradizionalmente preparati, chiamata appunto "chitarra" che conferisce agli spaghetti la tipica forma e consistenza. Una volta pronti devono riposare su una superficie infarinata per asciugarsi bene. Attenzione alla cottura, non deve essere prolungata. Se il tempo vi scappa, unite subito un bicchiere di acqua freddissima per fermare la cottura, scolateli e conditeli.
1 Eliminate il gambo e la piccola costina centrale dalle foglie di erba limoncina. Mondate il prezzemolo, lavate una manciata di foglie, asciugatele e frullatele nel mixer con una presa di sale, l'erba limoncina, 40 g di anacardi anacardi tostati non salati spezzettati, l'aglio sbucciato e privato dell'anima centrale, il parmigiano, 5-6 cucchiai di olio e una macinata di pepe.
2 Cuocete la pasta, spaghetti alla chitarra, tagliolini, spaghetti anche integrali) in acqua salata in ebollizione con un cucchiaio di olio. Diluite il pesto con un mestolino di acqua di cottura, scolate la pasta e conditela. Completate a piacere con gli anacardi rimasti spezzettati e foglie di erba limoncina.