Il primosale, fatto con latte di pecora, è un pecorino al secondo grado di stagionatura (prima c'è la tuma, né salata né stagionata): salato, riposa un mese, poi è pronto per il consumo. È anche un prodotto tipico siciliano, con tanto di certificazione Pat (prodotto agroalimentare tradizionale), usato soprattutto come formaggio da tavola o rivisitato in ricette sfiziose, fritto con le acciughe, impanato al forno o nello sformato di zucchine.
Si mangia subito o finisce al fresco
Come tutti i formaggi freschi, va consumato prima possibile, quando il colore è ancora brillante e il sapore dolce ha ricordi vivissimi di latte. Se volete conservarlo 2-3 giorni mettetelo in frigorifero, in un contenitore di vetro, meglio se coperto da un po' di acqua leggermente salata.
1 Lavate i peperoni, asciugateli, metteteli su una retina frangifiamma e poi sul fuoco, rigirandoli di tanto in tanto finché saranno ben abbrustoliti su tutti i lati. Trasferiteli in un sacchetto di carta e lasciateli raffreddare. Nel frattempo, lavate le melanzane, tagliatele a fette di 1,5 cm, grigliatele su una bistecchiera da entrambi i lati e tagliatele a pezzi.
2 Spelate i peperoni, eliminate il picciolo, i semi e i filamenti bianchi interni e tagliateli a falde. Dissalate i capperi sotto l'acqua corrente. In una ciotola, mescolate le verdure preparate con i capperi, le olive e i pomodorini semisecchi sgocciolati, condite con olio, sale, pepe, un po' di origano e tenete da parte.
3 Sbucciate e tritate la cipolla. Tagliate il primosale e fette di 1,5 cm. Scaldate un filo d'olio in una padella antiaderente e fatevi appassire la cipolla per 2 minuti. Sfumatela con metà aceto e toglietela dal fuoco.
4 Scaldate un filo d'olio in una larga padella antiaderente e cuocete le fette di primosale a fiamma moderata per 1 minuto su ciascun lato. Unite la cipolla col suo fondo di cottura, sfumate con l'aceto rimasto, condite generosamente con l'origano rimasto e pepe e servitele accompagnate dalle verdure.