Spaghetti dal mondo: di riso, soia, all'uovo, shirataki e soba. Un viaggio all'insegna della scoperta delle varie tipologie di spaghetti orientali, da gustare con condimenti di terra, mare o di verdure. Per i più pratici con le bacchette, oppure aiutandovi con una fochetta!
Diffusi in tutta l'Asia, gli spaghetti di soia, sono prodotti con la farina ottenuta dalla macinazione dei fagioli mung, i semi della soia verde. Dopo la cottura (in pratica, un rapido ammollo in acqua bollente) vengono saltati con il condimento.
Tagliate 150 g di polpa di coniglio e 150 g di petto di pollo a dadini piccolissimi. Riducete a tocchetti un peperone rosso e un peperone verde. Affettate una cipolla e ponetela in padella con 4 rametti di timo spezzettato, una foglia di alloro, 4 cucchiai d'olio extravergine d'oliva e fate insaporire. Unite la carne, fate rosolare per 7 minuti, poi sfumate con mezzo bicchierino di vermut. Regolate di sale, pepate e unite i peperoni, 30 g di anacardi e coprite. Stufate per un quarto d'ora e levate il coperchio. Intanto, fate rinvenire in acqua bollente 200 g di spaghetti di soia per circa 5 minuti. Scolateli, raffreddateli sotto l'acqua corrente, saltateli nel condimento e servite.
Poveri di carboidrati e molto ricchi di fibre, gli shirataki sono spaghetti prodotti con la farina della radice di Amorphophallus Konjac, una pianta molto comune in Asia. Contengono molti liquidi e si presentano in due versioni, una più gommosa e una più morbida. Sono insapori e si adattano a ogni tipo di condimento.
Tostate 30 g di mandorle spellate in padella per circa 5 minuti; quando sono leggermente dorate, levatele dal fuoco. Nel frattempo, tagliate 300 g di polpa di pesce spada a tocchetti e preparate un trito con un mazzetto di mentuccia e uno spicchio d'aglio. Dopo aver levato le mandorle dal fuoco, ponete nella stessa padella 3 cucchiai di olio extravergine d'oliva, il trito precedentemente preparato e aggiungete la polpa di spada. Fate insaporire per 2 minuti, salate, unite le mandorle e cuocete per 5 minuti. Scottate 380 g di shirataki in acqua bollente salata per 2 minuti e scolateli al dente. Saltateli nel condimento preparato per 3 minuti e servite. Volete accompagnare questo piatto insolito con un vino? La particolare leggerezza degli shirataki è rispettata dal bianco dell'Etna, che si rivela compagno ideale anche del pesce spada, soprattutto se cucinato in bianco.
Tipici della cucina thailandese, questi noodles sono preparati con acqua e farina di riso; l'impasto viene cotto al vapore, trasformato in sfoglie piatte e poi tagliato in striscioline di larghezza che varia da un mm sino a circa 3 cm. I noodles vengono utilizzati per i piatti più diversi: accompagnati al pesce e alle verdure, possono essere lessati oppure fritti nell'olio.
Pulite 2 cipollotti e tagliateli a tocchetti. Ponete in una padella 3 cucchiai di olio extravergine d'oliva, 20 g di noccioline americane non salate tritate grossolanamente, 3 foglie di basilico spezzattate, 3 foglie di erba limoncina e il peperoncino; fate insaporire, poi unite 250 g di code di gambero sgusciate e tagliate a tocchetti, regolate di sale e cuocete per 5 minuti. Mettete in un mixer altri 20 g di noccioline, una manciata di foglie di basilico e una di foglie di erba limoncina, aggiungete 3 cucchiai d'olio, tritate e regolate di sale. Portate a ebollizione l'acqua salata per la pasta e immergetevi 380 g di noodles di riso per 2-3 minuti; scolateli al dente e versateli in padella. Fate saltare la pasta nel condimento. Levate dal fuoco, condite con il pesto di noccioline e servite. Anche in questo caso, accompagnando a piacere con un vino: non è irriverente per la cucina thailandese la rustica morbidezza di un vino come l'Est Est Est, che governa il peperoncino e sa unirsi al sugo di gamberi.
Gli spaghetti sono tra gli ingredienti essenziali della cucina cinese. Sono prodotti in diversi formati, sia a sezione tonda sia piatta, e diverse materie prima. Quelli di grano tenero all'uovo vengono serviti in brodo oppure asciutti, saltati con carne, pesce, verdure e condimenti vari.
Affettate sottilmente 200 g di fesa di vitello. Tagliate a fettine 200 g di punte di aspargo; tagliate a tocchetti 150 g di peperone giallo e un peperoncino fresco. Riducete 150 g di carote a filetto. Mettete a bagno un cucchiaio di funghi secchi e tritate un mazzetto di erba cipollina. Riunite tutti gli ingredienti in una padella con 4 cucchiai di olio extravergine di oliva e il peperoncino. Cuocete a fiamma vivace per una decina di minuti, mescolando spesso, finché le verdure saranno cotte ma ancora la dente. Unite un paio di cucchiai di salsa di soia e assaggiate. Se fosse ancora poco salato aggiungete altra salsa di soia. Scottate al dente 200 g di spaghetti cinesi all'uovo in acqua salata per 2-3 minuti. Uniteli al condimento e saltate per circa 5 minuti.
I giapponesi le chiamano soba: sono tagliatelline di grano saraceno che si trovano ovunque, dalle bancarelle ai grandi ristoranti. Comunemente vengono cucinate in brodo, ma grazie alla loro versatilità, si prestano alla preparazione di piatti diversi: dai sauté caldi alle insalate fredde. Ne esisono molte versioni, tra cui una insaporita con tè verde in polvere.
Tagliate a fettine sottili 200 g di cimette di broccoli, ponetele in un tegame con uno spicchio di aglio tritato e un cucchiaio di prezzemolo. Aggiungete 3 cucchiai d'olio extravergine d'oliva e 3 cucchiai di acqua; salate e coprite. Stufate per 10 minuti: i broccoli devono risultare ancora leggermente croccanti. Grattuggiate 50 g di pecorino, disponetelo nel recipiente dove condirete la pasta e aggiungetevi un cucchiaino di pepe appena macinato. Lessate al dente 200 g di soba per 5-6 minuti in acqua salata, diluite il pecorino con qualche cucchiaio di acqua di cottura della pasta, in modo da renderlo cremoso. Scolate la pasta, versatela sul formaggio, aggiungete i broccoli, mescolate bene e portate subito in tavola.
A cura di Alessandro Gnocchi
Ricette di Clara Dumas
Foto di Alkémia
Styling di Stefania Aledi
Aggiornato Gennaio 2024