Sono fresche, colorate e molto dissetanti. Dai gusti più classici a quelli più particolari come quelle al vino o al cetriolo
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Le granite alla frutta soddisfano la sete e fanno gola solo a guardarle. Dalle più classiche a quelle aromatizzate con erbe, spezie, vino o, a sorpresa, cetriolo, per irresistibili dessert dall'anima ghiacciata. Non è un sorbetto e non è un gelato. È laregina dei dessert sottozero, la granita avvolge il palato con la sua consistenza unica e impalpabile, regalando alla bocca un'esplosione di freschezza fin dal primo assaggio, invitando a farne subito un secondo e poi un terzo.
Un po' di storia La storia di questa preparazione, simbolo della tradizione siciliana, è legata alla dominazione saracena sull'isola: furono gli arabi a importare lo sherbet, una bevanda ghiacciata aromatizzata con succhi di frutta o acque di rose. Nel '600 si iniziò a utilizzare la neve raccolta sui monti dell'Etna dai nivaroli e stivata nelle niviere, dove si trasformava in enormi blocchi di ghiaccio. Il ghiaccio veniva poi "grattato", e insaporito con succo di limone e zucchero. L'evoluzione contemporanea di questa delizia ghiacciata nelle regioni del Sud prevede di mescolare la polpa di frutta frullata con uno sciroppo di zucchero e acqua, che non deve mai raggiungere il bollore e va fatto raffreddare completamente prima di incorporarlo. La miscela va poi versata in una teglia di metallo (alluminio o acciaio), in uno strato sottile (solidificherà prima) e messa in freezer per 4-5 ore.
Il segreto per ottenere una granita perfetta? Rimescolarla spesso con una forchetta pertendo dai bordi verso il centro, in modo da rompere i cristalli di ghiaccio man mano che si formano e ottenere uno grana fine e corposa, da gustare a sorsi o a cucchiaiate.
Nel numero di agosto, in edicola da oggi, trovate tante ricette per preparare una perfetta granita a casa!
Agosto 2021 a cura di Silvia Tatozzi foto di Michele Tabozzi