Al nord si chiama Anguria, al centro cocomero, al sud mellone (o melone) d'acqua. Di taglia piccola, media o molto grande, le varietà sono tantissime e si distinguono per il colore della polpa, dal rosso all'arancione, dal giallo al bianco e per la forma, ovale, tonda e...quadrata. Sì, anche quadrata: qualche decennio fa, in Giappone, l’anguria appena nata fu custodita sotto una scatola fino alla maturazione, assumendo l’insolita forma. Ancora oggi in Oriente l'anguria quadrata, o Cubica, ha molto mercato e spesso viene usata anche solo come oggetto ornamentale.
Tra le varietà prettamente italiane, la Baby, o Sugar Baby, in versione mignon, ha colori intensi, consistenza croccante e sapore dolce. Se però siete tipi più classici, ma comunque zuccherini, la Perla Nera è dolcissima, con semi piccoli e bianchi. Ma solo la Reggiana Igp, sotto le ali del consorzio di tutela, ha ottenuto la certificazione di Indicazione Geografica Protetta. Di alta qualità e particolarmente saporita, viene prodotta nella zona di Reggio Emilia in tre tipologie, tonda, ovale e allungata.
Assolutamente da provare, in abbinamento a formaggi e salumi, la marmellata di anguria bianca e la mostarda di scorza di anguria.
1 Portate a ebollizione l'aceto con 6 dl di acqua, le foglie di menta e alloro, lo zucchero, il pepe frantumato nel mortaio e un pizzico di sale; lasciate sobbollire per 5 minuti e fate raffreddare.
2 Affettate l'anguria, privatela della buccia, trasferitela in una ciotola, bagnatela con la marinata e fatela riposare per 30 minuti.
3 Pelate il filetto di salmone, eliminate le lische, dividetelo a trancetti e cuoceteli sulla piastra 2-3 minuti per lato, in modo che rimangano morbidi e umidi all'interno.
4 Scolate l'anguria dalla marinata e disponetela nei piatti, appoggiatevi sopra il salmone e irrorate con qualche cucchiaio di marinata. Completate con qualche foglia di menta fresca, poco olio e poi servite.